Viterbo – “Rave party, stamattina si procede allo sgombero”. Dopo giorni di attesa e di ipotesi sul da farsi, è arrivato l’annuncio ufficiale dal prefetto Giovanni Bruno che ieri mattina ha riunito il Comitato per la sicurezza pubblica.
Il prefetto Giovanni Bruno
Le indicazioni del ministro Lamorgese sono state chiare: “Sgomberare il rave party a Valentano”.
Una decisione, questa, arrivata con un certo ritardo e dopo una settimana con un bilancio pesantissimo: un morto accertato ufficialmente riemerso dal lago di Mezzano, due violenze sessuali, due ragazzi ricoverati in coma etilico (di cui uno positivo al Covid) e due ragazze ricoverate per abuso di droghe. Per non parlare di quanti altri malori potrebbero esserci stati senza che siano trapelati ufficialmente.
Valentano – Il rave del lago di Mezzano
Le forze per sgomberare ci sono. Stamattina, ha fatto sapere il prefetto, ci saranno sul posto oltre 300 uomini delle forze dell’ordine.
“Al capo della polizia è stato detto di fare di tutto, di aspettare la mediazione. Ma se la mediazione non va in porto – ha sottolineato il prefetto – si procederà allo sgombero delle persone rimaste”.
Molti dei partecipanti al rave party, infatti, se ne sarebbero già andati ieri, ma il numero di chi è rimasto si aggira sempre intorno all’ordine delle migliaia.
“Nel pieno dell’evento clandestino erano presenti oltre diecimila persone”, ha detto il prefetto. Un numero gigantesco per il territorio. Un numero che ha fatto indignare, specialmente durante questo periodo di pandemia.
Valentano – Il rave del lago di Mezzano
Si fanno controlli meticolosi sul numero di persone presenti nei negozi, il green pass nei locali, l’uso della mascherina nei luoghi al chiuso, si fanno multe anche molto salate agli esercenti, e poi? Come succede che oltre diecimila persone riescono ad occupare dei terreni per lo più di privati e di rilevanza archeologica per giorni senza nessun intervento dal Viminale?
“Cerco di far rispettare le regole e le circolari che vanno fatte applicare sul nostro territorio – ha chiarito il prefetto Bruno -, sono obbligato a farlo. Qui si sono concentrate talmente tante persone, si parla di 10-12 mila unità, che ovviamente andare a uno scontro è complicato. Vedendo le foto e sulle riprese sembra un campo profughi…”.
Dietro a un evento del genere è scontata la presenza di una grande organizzazione che però non è stata intercettata per tempo.
Valentano – Il rave del lago di Mezzano
“Tante delle persone sono transitate dalla Toscana – ha spiegato il prefetto -, ci sono chilometri e chilometri di strade sterrate in quella zona che sono state percorse per raggiungere l’area e qualcuno li ha imbeccati, c’è un’organizzazione imponente dietro questa storia. Mezza Europa era presente al rave party. Abbiamo i mezzi, abbiamo l’intelligence per intercettare queste cose, abbiamo tutti gli strumenti a livello nazionale. Fatto sta che alla fine ci siamo ritrovati improvvisamente con questo evento e nessuno ci ha avvertito. L’organizzazione di questi rave party è online, passa da Whatsapp, passa da Twitter, passa su tanti canali che dovrebbero essere intercettati e monitorati per evitare questi assembramenti”.
“Dalle inquadrature fatte dall’alto – ha spiegato Giovanni Bruno – era possibile distinguere almeno dieci gruppi con dieci amplificazioni diverse”.
Diversi i reati commessi.
“I reati commessi sono stati tanti – ha concluso il prefetto -. Man mano che le persone si muoveranno verranno identificate”.
Elisa Cappelli