Valentano – Il rave del lago di Mezzano si spacca in due. Da una parte chi smobiliterà oggi, il grosso, e chi invece vorrebbe restare fino al 23 agosto. Intanto, se le cifre sono giuste, almeno due-tremila partecipanti dovrebbero muovere questa mattina dalle campagne in fondo a Valentano. Un fiume di persone, che poi si ramificherà in Toscana, litorale ed entroterra. Un esodo di gente. Ci sarebbe pure una terza possibilità. Un pezzo se ne va oggi e tutti gli altri, man mano, nei giorni successivi. Anche per evitare code di ore alle uscite presidiate dalle forze dell’ordine.
Valentano – Il rave del lago di Mezzano
Queste sembrano le voci, girando per campi e attori di una faccenda finita con la morte di un ragazzo, affogato a 24 anni. Ieri, a un certo punto è circolata voce in rete e dopo anche tra partecipanti e forze dell’ordine di un secondo ragazzo morto. Altre voci parlavano invece di persona dispersa. Nel frattempo, ai posti di blocco all’ingresso delle sterrata principale che porta al rave, da ieri si sono alternati guardia di finanza, berretti verdi, e reparto mobile della Polizia. Direttamente da Firenze. A Valentano si è visto pure il reparto mobile, probabilmente di Roma, dei carabinieri. Assieme a loro, la digos di Viterbo che pattuglia tutto il giorno le strade interne di campagna.
Valentano – Il rave del lago di Mezzano
Il clima comunque sia è sereno. Sia ai varchi, dove polizia e finanza accolgono tutti con grande cortesia e nessuna tensione. Anche le macchine che arrivano o escono non fanno alcun problema di fronte ai controlli. Clima disteso pure all’interno del rave, dove si preferisce restare anonimi, in particolare modo per quanto riguarda nomi, cognomi e targhe, molte delle quali coperte da buste nere per non essere riconosciute.
Valentano – Il rave del lago di Mezzano
Il rave di Valentano pare quindi si sia spaccato. “Un ragazzo di 24 anni che muore – spiega uno dei partecipanti al rave – e la pressione mediatica e politica pesano tantissimo sulla prosecuzione fino al 23. La morte del ragazzo è stata una tragedia che ha sconvolto tutti. Il clima è cambiato ed è diventato teso. Diversi se ne sono andati, quasi tutti se ne andranno domani (oggi ndr), alcuni vorrebbero invece restare fino alla fine”.
Il grosso se ne andrà comunque oggi, la notizia di un possibile secondo morto ha segnato per molti la fine del rave. In più i movimenti dei reparti mobili di polizia e carabinieri, con quest’ultimi che non si sono visti né in campagna né in città per tutta la giornata di ieri, ha insospettito molti partecipanti, diversi dei quali pare temano anche lo sgombero dell’area con l’uso della forza. Tant’è che non pochi hanno tolto le tende già da ieri sera, passando per sentieri alternativi che in alcuni casi hanno permesso di bypassare i controlli delle forze dell’ordine. Nello specifico, un cancello rosso in mezzo alla campagna. Insospettabile.
Valentano – Il rave del lago di Mezzano – Il reparto mobile dei carabinieri
“Ce ne andiamo oggi (ieri ndr) – dicono due ragazzi – torniamo a casa, in Sicilia. Prendiamo l’autobus per Viterbo e poi da qui arriviamo a Roma”. Con loro, tenda e zanzariera. Altri ragazzi vengono dal nord Italia, altri ancora dal nord Europa, francesi soprattutto. Un altro ragazzo è venuto su invece da Lecce, “per l’ultimo giorno di rave”, dice dal finestrino. “Questa sera ha girato in rete un flyer (un volantino): diceva a tutti che il rave sarebbe finito domani mattina”.
Valentano – Il rave del lago di Mezzano
A restare sembrerebbero voler essere gli organizzatori. Un rave ha un costo, soprattutto per quanto riguarda le attrezzature. Costo che viene ammortizzato dal mercato che si sviluppa all’interno dell’area. Un normalissimo mercato fatto di abbigliamento ed enogastronomia. Ciò che almeno si vede all’interno. Ci sono poi diversi muri di casse, almeno una decina, pare 12 in tutto. Il rave, stando ad altre testimonianze, sarebbe stato organizzato un anno e mezzo fa e i ragazzi sarebbero arrivati sul posto alle 2 di notte, in forze e tutti quanti insieme, allacciando con le persone del posto rapporti fin da subito cordiali e di reciproco rispetto, andandosi anche a scusare ripetutamente quando si è verificato qualche incidente. L’altra notte, ad esempio, alcuni cani appartenenti ai ragazzi del rave avrebbero azzannato un paio di pecore, lasciandole stecchite. Incidente rientrato immediatamente dopo.
Valentano – Il rave del lago di Mezzano
Lungo la strada si incontrano anche Andrea di Cremona, che nella vita fa il cuoco ed è in attesa di iniziare la stagione in Svizzera, e il carro attrezzi di Boselli, da Viterbo. Alla ricerca di una macchina da portare via perché avrebbe avuto un guasto. “So’ du’ ore che giro e non la trovo!”, si lamenta chi guida il carroattrezzi.
Valentano – Il rave del lago di Mezzano
Organizzatori e partecipanti, due piani distinti. Ad accomunarli la violazione di diverse norme di legge che durante l’emergenza Covid in corso prevede anche tutta una serie di aggravanti. All’interno del rave, ragazzi e ragazze ballano, chiacchierano, bevono. Per terra tutto è pulito e non c’è nemmeno l’ombra di un rifiuto. Qualcuno passa con la moto, qualcun altro sta per i campi, approfittando del paesaggio, splendido, della zona che però, dopo la morte di Gianluca Santiago, ha cambiato irreversibilmente segno e colore. La musica è alta, rimbomba per la valle e arriva fino a Latera e Valentano. Ma gli abitanti, quanto meno di Valentano, non sembrano nemmeno farci troppo caso e alcuni paragonano il “rumore” a quello di altre feste di paese lì attorno.
Valentano – Il rave del lago di Mezzano
Le macchine lungo il sentiero sembrano essere aumentate. Questo rispetto a lunedì, quando è stato ritrovato il corpo del 24enne nel lago di Mezzano, dove c’è ancora il campo base dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine, con un’ambulanza presente. Diversi si sono accampati ai lati del bosco, come per andarsene, continuando nel frattempo a prendere parte alle attività serali del rave.
Valentano – Il rave del lago di Mezzano
I sentieri intorno alla piana del rave sono diversi. E tutti piuttosto lunghi. Per raggiungere la strada, dall’area in questione, ci sono 6 chilometri di percorsi. Almeno la metà sotto al sole. A picco sulla testa. Ogni tanto qualcuno s’avventura a piedi. Molti desistono quando si accorgono che finita la sterrata ci sono ancora tre chilometri, quasi tutti in salita, prima di raggiungere Valentano. Dovendo, però, prima, aggirare il posto di blocco in fondo alla strada. E l’unica possibilità è tagliare a piedi per le campagne. Che ad agosto è come morire. Una zona che da ieri è stata sostanzialmente chiusa e impacchettata dalle forze dell’ordine.
Valentano – Il rave del lago di Mezzano
Questa mattina, dunque, il possibile esodo dal rave iniziato il 13 agosto. Con la possibilità che a muoversi siano alcune migliaia di persone con macchine, camper e roulotte. Ad aspettarli i posti di blocco delle forze dell’ordine e probabilmente i reparti mobili di polizia e carabinieri.
Daniele Camilli
Multimedia: Fotocronaca: La vita all’interno del rave – Video: Il rave del lago di Mezzano
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