Valentano – (raff.stro.) – Tre immersioni in apnea nelle acque del lago di Mezzano. Una pratica che Gianluca Santiago, 24 anni, pare svolgesse da tempo ma che nella serata di Ferragosto gli è stata fatale. Il giovane, a Valentano per il mega rave party abusivo, sarebbe rimasto sott’acqua senza riuscire a riemergere. I sommozzatori dei vigili del fuoco di Viterbo lo hanno trovato poco prima delle 13 di ieri a circa sessanta metri dalla riva e a sette metri di profondità.
Gianluca Santiago
Le ricerche, incessanti, sono andate avanti per 18 lunghe ore: dalle 19,30 di domenica quando è stato lanciato l’allarme dopo che gli amici lo hanno perso di vista. Una segnalazione veloce al 112, la paura per il compagno scomparso e il timore di una denuncia per il rave. Vigili del fuoco, carabinieri, carabinieri forestali, finanza e polizia hanno cercato Gianluca per tutta la notte, nonostante le difficoltà dovute al buio e alle acque torbide del lago. La speranza era che il ragazzo fosse uscito dall’acqua senza che gli amici se ne fossero accorti, per poi “perdersi” tra le migliaia di persone che stanno partecipando al rave party.
Per questo, oltre alle ricerche nel lago a bordo di un gommone e con i sommozzatori, è stato impiegato anche un drone che ha perlustrato la zona dall’alto e il cane molecolare che ha battuto i campi. Ma l’epilogo è stato dei peggiori. Recuperato il corpo di Gianluca, è avvenuto il riconoscimento da parte di un amico con il quale era giunto a Valentano.
Gli amici della vittima dopo il ritrovamento
Nato a Londra, il 24enne aveva origini italiane. Da un anno viveva a Reggio Emilia con il padre, dove ha lavorato come commesso in alcuni negozi della città. Al momento era disoccupato.
Il recupero della salma
Degli accertamenti e degli approfondimenti sulla morte se ne stanno occupando i poliziotti della squadra mobile della questura di Viterbo, coordinati dalla procura che ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando l’omicidio colposo. La salma del giovane è a disposizione dell’autorità giudiziaria. Nelle prossime ore verrà eseguita l’autopsia: l’esame post mortem e quelli tossicologici appaiono necessari e fondamentali per chiarire con precisione le cause del decesso. È da capire se il ragazzo sia morto per un malore mentre era sott’acqua o se si sia trattato di un tragico incidente.
Il recupero della salma – Nel riquadro: Gianluca Santiago
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