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Ai domiciliari l’Arsenio Lupin dei matrimoni

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Soriano nel Cimino - Furti ai matrimoni - L'intervento dei carabinieri

Soriano nel Cimino – Furti ai matrimoni – L’intervento dei carabinieri


Soriano nel Cimino – Carabinieri arrestano topo d’auto in giacca e cravatta al rinfresco di nozze, ai domiciliari l’Arsenio Lupin dei matrimoni.

Le sue iniziali sono I.F., è originario della Puglia ma vive a Terni. Un topo d’auto seriale professionista, specializzato nei furti a danno delle vetture di chi si sta godendo una cerimonia o semplicemente un pranzo o una cena fuori durante una gita estiva. Domenica si è spacciato per uno degli invitati al banchetto di nozze di una coppia di neosposi viterbesi. 

Protagonista un pluripregiudicato specializzato in reati contro il patrimonio. E’ il 45enne arrestato in flagranza nel primo pomeriggio di domenica 5 settembre mentre, fingendosi un invitato, rubava tra le auto dei veri invitati alle nozze di una coppia di Viterbo, parcheggiate nei pressi di una suggestiva location immersa nel verde dei Monti Cimini.

Corre voce che gli altri ospiti, con i quali avrebbe anche brindato agli sposi, quando sono scattate le manette, si siano lasciati andare a un lungo applauso alle forze dell’ordine, offrendo loro anche i confetti.


– Si intrufola ai matrimoni e ruba nelle auto degli invitati, arrestato


“Mi hanno sospeso il reddito di cittadinanza”

Non gli è servito giustificarsi coi problemi economici sorti dopo lo stop all’erogazione del reddito di cittadinanza, percepito negli ultimi 18 mesi. “Me lo hanno sospeso e non sapevo più come andare avanti”, avrebbe detto durante l’interrogatorio da parte della pm Chiara Capezzuto, senza riuscire però a commuovere i magistrati. 

Il giudice Francesco Rigato convalidando il fermo dei carabinieri di Soriano nel Cimino guidati dal comandante Paolo Lonero, visti i precedenti e la sicura premeditazione, non ha concesso sconti. Il ladro resterà ai domiciliari fino al processo.


Alle nozze in Mercedes (tra)vestito da invitato

I militari, che si erano appostati all’evento in seguito a diverse segnalazioni, hanno avuto modo di apprezzare la scaltra (ma non troppo) messa in scena del “volpone”.

Il 45enne, fingendosi un ospite ritardatario, è giunto sul posto con fare trafelato attorno alle 15, non appena le decine di invitati presenti erano entrati con gli sposi, (tra)vestito di tutto punto (in giacca e cravatta e con una finta camicia di scorta appesa su una stampella nell’abitacolo), a bordo di una smagliante Mercedes berlina, cui era attaccata una coccarda da cerimonia e sul cui pianale posteriore faceva mostra di sé un bel bouquet floreale. 


E’ finito in manette in giacca e cravatta

Una volta brindato agli sposi, però, invece di dirigersi verso il rinfresco, il bandito – guardato a vista di carabinieri – ha tirato fuori uno spadino dalla macchina, ha fatto saltare la serratura di una Fiat Cinquecento parcheggiata, ha trovato le borse nel portabagagli, ha preso due portafogli e li ha infilati nelle tasche interne della giacca, chiudendo la portiera per andarsene. A quel punto è scattato l’arresto in flagranza con l’accusa di furto aggravato.

Ieri mattina, dopo una notte nella camera di sicurezza della caserma, il 45enne è comparso davanti al giudice per la direttissima. Arresto convalidato, per l’appunto, e a casa ai domiciliari in attesa del processo. 

Silvana Cortignani


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