Viterbo – Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un cittadino al sindaco Giovanni Arena – Caro sindaco,
sono andato all’ufficio di via Garbini, visto che da circa un mese sto tentando di prendere appuntamento tramite app ufirst (cosa impossibile).
Viterbo – Via Garbini
I suoi gentili collaboratori, in stretto linguaggio viterbicolo (si ha letto bene, “viterbicolo”), affacciandosi dalla loro porta a specchio, con fare estremamente scocciato e infastidito mi hanno detto, in mezzo a via Garbini una frase non molto simpatica riguardante il Covid (ed ammetto che stavo per perdere la ragione, solo la presenza di alcuni bambini mi ha fermato).
Li ringrazio per il “regazzì” (modo con cui mi hanno appellato, anche se ho 41 anni), ma se permette, credo che la cosa abbia preso una piega al limite tra il comico e un qualsiasi paese del quarto mondo. Ora, non so lei quanto se ne possa interessare di quello che è la situazione tragicomica degli uffici aperti al pubblico del comune, ma le dico che sto tentando da agosto a prendere un appuntamento tramite la app e solo una volta sono riuscito a prendere appuntamento solo per il rinnovo della carta d’identità che ad oggi, inoltre, risulta sparito dalla app ufirst.
Si sta avvicinando il termine ultimo per l’acquisto di casa e non vorrei trovarmi nelle condizioni di perdere caparra e casa (che cerco da 2 anni) per colpa degli uffici comunali che non vogliono stampare un foglio di carta e che mi impediscono di portare avanti la pratica di mutuo.
Ora veda lei se la cosa è accettabile oppure no, secondo il mio modestissimo parere, assolutamente no. Le auguro di non aver mai a che fare con i suoi uffici. Resto in attesa di un suo riscontro. Vediamo se per un pezzo di carta mi ritrovo a perdere caparra e casa. Con molta poca fiducia sulla possibilità di una soluzione la saluto.
Alessandro Paladino