Tel Aviv – Raggiunta una prima intesa tra i famigliari del piccolo Eitan, l’unico sopravvissuto alla strage della funivia del Mottarone, e conteso tra i nonni materni in Israele e gli zii paterni in Italia.
Amit Biran, Tal Peleg e i due figli Eitan e Tom
Stando a quanto riferisce Tgcom24, che cita fonti legali, il piccolo resterà in Israele. Almeno per il momento. Almeno fino al prossimo 8 ottobre, giorno in cui riprenderà il processo sulla sua vicenda nel tribunale di Tel Aviv. Sarà accudito in parte dalla zia paterna Aja Biran, sua tutrice legale, e in parte dal nonno materno Shmuel Peleg, l’uomo che che con un volo privato da Lugano lo ha portato con sé in Israele. Su di lui la procura di Pavia indaga per sequestro di persona aggravato dalla minore età del bambino.
Secondo quanto riferito da fonti legali la gestione sarà organizzata in modo che il piccolo trascorra con ogni ramo della famiglia intervalli di tre giorni.
Il giudice ha comunicato che la ripresa delle udienze è stata fissata per l’8 ottobre e che durerà tre giorni consecutivi. Nel frattempo, hanno aggiunto gli avvocati, le famiglie hanno chiesto il totale silenzio stampa per proteggere il bambino.
