Verona – L’attacco del leader della Lega Matteo Salvini è chiaro e diretto. “Sono dispiaciuto della schifezza mediatica che condanna le persone prima dei tribunali. Sono vicende personali, non politiche” ha detto ieri commentando la vicenda giudiziaria che vede protagonista Luca Morisi, il suo ex responsabile della comunicazione, indagato per droga. “È un attacco gratuito alla Lega a cinque giorni dal voto. Stanno imbastendo un processo politico” ha sentenziato.
Matteo Salvini e Luca Morisi
Per il leader del Carroccio, quindi l’esplosione della bufera giudiziaria che ha coinvolto Morisi sarebbe un “attacco strumentale”. Anche se non spiega da chi sarebbe stato architettato. Se dagli avversari politici, dai media o dalla magistratura.
E proprio la procuratrice di Verona, Angela Barbaglio, che insieme al pm Stefano Aresu gestisce il fascicolo Morisi, ci tiene a mettere un freno a queste insinuazioni. “Ho l’assoluta certezza che nulla è stato detto da noi e posso assicurare che nulla è stato detto dai carabinieri, quindi sinceramente non capisco proprio questa uscita” ha spiegato in un’intervista al Corriere della sera.
“Trattiamo questo fascicolo come tutti gli altri – ha continuato, sottolineando come la procura sia estranea alla fuga di notizie -. Noi siamo estranei a tutto ciò che sta accadendo in queste ore. Però mi rendo conto che ormai lo sport nazionale è quello di sparare accuse contro i magistrati e le procure. E soprattutto di alimentare le polemiche. E voglio dirlo con chiarezza: è uno sport che non pratichiamo“.
“Avremmo tenuto a bada la notizia fino a ora? Dire una cosa del genere vuol dire insultare l’intelligenza delle persone” ha concluso.
