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“I cittadini di Valentano avrebbero voluto che il Viminale avesse difeso il loro diritto a vivere sereni”

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Roma – (raff.stro.) – “Dopo i fatti di Valentano è il momento di porre un freno e una regolamentazione ai rave party. Fondamentale e imprescindibile è un’opera preventiva di monitoraggio, di vigilanza e un maggior coordinamento. Lo stato non si è dimostrato capace di prevenire una tale, clamorosa, roboante manifestazione di illegalità. Deve essere più vigile, presente e forte”. Lo ha detto Alessandro Battilocchio, deputato di Forza Italia, alla Camera dopo l’informativa della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese sul raduno di Ferragosto davanti al lago di Mezzano.


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Alessandro Battilocchio


“Danni e problemi – ha proseguito l’esponente di FI – sono stati scaricati soprattuto sulle spalle di Valentano. Gli amministratori locali e i cittadini si sono sentiti inermi. C’è stato silenzio rispetto alla richiesta d’aiuto del sindaco Stefano Bigiotti, che ha avuto la responsabilità di rimuovere d’urgenza e conferire in discarica i rifiuti lasciati dai partecipanti: un impegno di spesa per oltre 35mila euro. Il sindaco ha inviato il 23 agosto una richiesta d’aiuto al ministero rimasta lettera morta”.

Lamorgese, durante il suo intervento, ha fatto sapere che il comune sarà rimborsato. “Prendiamo atto – ha aggiunto Battilocchio – dell’impegno di fronte all’aula, ma chiediamo una risposta immediata conseguente”. Il deputato ha poi parlato della “valanga ignobile di insulti e minacce via social al sindaco di Valentano”, a fronte della quale “è arrivata la solidarietà di colleghi primi cittadini. Oltre 600 sindaci hanno sottoscritto una petizione per domandare al governo di intervenire concretamente affinché eventi simili non si ripetano e affinché chiarisca il ruolo e le funzioni dei primi cittadini, detentori di ogni responsabilità nelle amministrazioni locali ma sprovvisti di competenze, poteri e risorse. I sindaci che stanno in prima linea non possono essere lasciati soli”.


Alessandro Battilocchio e Stefano Bigiotti

Battilocchio e Stefano Bigiotti


Mercoledì Bigiotti era a Roma, per seguire direttamente da Montecitorio l’informativa di Lamorgese. “Sono soddisfatto – ha commentato – dell’impegno assunto dal Viminale nel farsi carico di tutti i costi che l’obbligato lavoro di bonifica ha richiesto. Mi sono impegnato affinché le conseguenze di questa amara follia non ricadessero sulle tasche dei valentanesi e oggi è una certezza: Valentano non dovrà spendere un euro per quanto accaduto”.

“Resta – ha continuato Bigiotti – un tema di prevenzione che va affrontato. Occorre dotare le istituzioni nazionali, se non anche quelle europee, affinché quanto accaduto non abbia mai più a ripetersi. Ringrazio i parlamentari italiani per l’applauso riservato al comune di Valentano e alla mia persona, come ringrazio gli oltre 500 sindaci che nei giorni scorsi hanno sottoscritto la petizione di solidarietà nei confronti dell’amministrazione.  Per quanto sia stata complessa questa pagina, è stato bello ricevere così tanta vicinanza”.


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Francesco Lollobrigida


Attacco frontale a Lamorgese da Fratelli d’Italia. Il deputato Francesco Lollobrigida l’ha definita “un pessimo ministro”. “Ci aspettavamo – ha affermato l’esponente di FdI – un atteggiamento meno omissivo. Meno tendente a scaricare le responsabilità su agenti, prefetti e questore. Un’assunzione piena di responsabilità, perché sarebbe bastato un suo input per sgombrare quella gente e arrestare chi ha organizzato l’evento. Ma lei ha dato indicazioni in senso contrario”.

Lollobrigida ha ricordato che le “strutture” del rave sono state “montate nella proprietà di Piero Camilli, che avrebbe voluto che il ministero difendesse il suo diritto al lavoro e a vivere sereno. Così i cittadini di Valentano. Non è vero che l’area è stata pulita con la puntualità che ha citato: le scritte sui muri della proprietà privata di Camilli stanno ancora lì. I suoi trattori sono stati distrutti e per l’inquinamento acustico delle casse da rave la produzione del latte di 1600 mucche è diminuita perché gli animali sottoposti a uno stress di questa natura ricevono un danno”.

“Il 24 agosto – ha proseguito Lollobrigida – le è arrivata una lettera da Camilli a cui non ha avuto la dignità di rispondere. Gli vengano pagati i danni: ha già detto che devolverà la cifra ad associazioni di volontariato, ambientaliste e di lotta alla droga. Ministro, in quest’aula avrebbe dovuto chiedere scusa agli imprenditori e alle forze dell’ordine, all’intera nazione. Prenda atto del suo fallimento e si dimetta”.


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Riccardo Molinari


Un invito a “cambiare rotta, perché così non si può andare avanti”, è arrivato a Lamorgese dalla Lega. “Diecimila persone – ha detto Riccardo Molinari – hanno fatto quello che hanno voluto in piena pandemia e non è colpa di nessuno. Questa non ci pare una risposta”.

Al contrario, “solidarietà” alla ministra dell’Interno è stata espressa da Federico Fornaro di Leu. In difesa della responsabile del Viminale e del suo operato anche Enrico Borghi del Pd e Vittoria Baldino del M5s, che hanno attaccato la Lega. 

Da Italia Viva, “un appello alla magistratura affinché – ha chiesto il deputato Marco Di Maio – sia celere nell’assicurare alla giustizia coloro che hanno compiuto dei reati”.


Articoli: Rotelli (FdI): “Tentativo maldestro di scaricare la responsabilità sulle forze dell’ordine locali” – Ministra Lamorgese: “Scorta ai camper? Era monitoraggio” – “Sgombero rischioso, ho condiviso la strategia della prefettura” di Raffaele Strocchia


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