Orte – (a.c.) – Rispetto alle elezioni del 2016, Orizzonte comune per Angelo Giuliani è l’unica lista di Orte che non ha cambiato nome o candidato sindaco. Una scelta di continuità, quindi, quella dello schieramento che sostiene il primo cittadino uscente, nonostante l’esperienza della sua maggioranza sia finita con un commissariamento. Con tre ex assessori candidati in altre liste, Giuliani impronta la sua campagna elettorale sul tema del “tradimento” dei vecchi alleati.
Angelo Giuliani
Cosa l’ha convinta ad accettare la candidatura a sindaco?
“Ho deciso di ricandidarmi per portare a termine i progetti già iniziati e per cogliere le nuove opportunità del Pnrr”.
La parola d’ordine della sua lista e del suo programma elettorale
“Realizzare i sogni degli ortani”.
Che ne pensa delle altre liste e in cosa si distingue la sua?
“Le altre liste sono un compromesso tra partiti eterogenei, mentre la nostra si distingue da loro per essere espressione della società civile”.
Si va a votare dopo un commissariamento. Secondo lei con che spirito arrivano i cittadini a queste elezioni?
“Con lo spirito di chi si è sentito tradito da persone a cui certamente non stanno a cuore Orte e gli ortani”.
Affrontiamo alcuni temi ricorrenti della politica ortana. Il primo: come si amministra un comune con più del 21% di residenti stranieri?
“Intensificando i controlli sulla legalità e la regolarità della permanenza di stranieri sul territorio comunale e al tempo stesso richiedere al ministero delle Politiche sociali interventi concreti per non pregiudicare i residenti e migliorare l’integrazione degli stranieri”.
Quale quartiere ha maggiormente bisogno d’interventi di riqualificazione?
“Credo che Orte Scalo debba essere sottoposto a interventi di riqualificazione per recuperare spazi importanti di proprietà e già di proprietà delle Ferrovie dello stato per consentirne il riutilizzo a favore dei cittadini”.
Impianti sportivi: cosa non ha funzionato nel programma di ristrutturazione?
“I tempi di realizzazione degli impianti sportivi non hanno rispettato i termini contrattuali solo perché si è preferito lasciare al commissario la gestione degli ultimi quattro mesi di lavori, che avrebbero in realtà consentito il loro completamento”.
Un primo bilancio dell’esperienza Frecciarossa a Orte. La fermata sta effettivamente riscuotendo successo?
“Il bilancio è estremamente positivo, perché c’è un notevole afflusso di clientela, e spero che già in futuro si possano potenziare le fermate. E’ un nostro grande risultato, che potrà essere aumentato con la riqualificazione del piazzale e della stazione stessa”.
Gestione della rete idrica: quali passi vanno fatti secondo lei?
“Noi abbiamo la possibilità di non entrare in Talete perché il nostro comune ha tutti i requisiti previsti dal Codice dell’ambiente e non possiamo permetterci di far pagare ai cittadini tre volte l’attuale tariffa, rimescolare le nostre acque pure con le acque di altri comuni e non rispondere tempestivamente in caso di guasti. Qualche altra ci vuole dentro, ma noi lotteremo per evitare tutto questo”.
Rsa a Petignano, sarà finalmente la volta giusta?
“Mi auguro di sì, fermo restando che, prescindendo dall’enorme utilità della realizzazione della casa della salute per tutta la comunità, è indispensabile un impegno della regione a riqualificare i locali del vecchio ospedale del centro storico, per finalità sociali o per la valorizzazione turistica del centro storico. Ad esempio realizzandoci una scuola alberghiera con relativo convitto”.
In definitiva e in pochissime parole: perché gli ortani dovrebbero votare per la sua lista?
“Perché è un connubio tra esperienza e giovani, ha una visione della città rivolta verso il futuro e perché non ci faremo condizionare da logiche spartitorie e partitocratiche. Proprio in questi giorni, grazie alla nostra determinazione, abbiamo fatto in modo di ottenere il collegamento tra la stazione e l’autostrada e la parallela di Molegnano, per un investimento complessivo di 15 milioni di euro, che porterà tantissimi benefici alla nostra comunità”.
