- Viterbo News – Viterbo Notizie – Tusciaweb – Tuscia News – Newspaper online Viterbo – Quotidiano on line – Italia Notizie – Roma Notizie – Milano Notizie – Tuscia web - https://www.tusciaweb.eu -

“Conoscendo il consiglio comunale, non mi aspettavo tanto di più… sono dei cacasotto”

Condividi la notizia:

Viterbo – “Conoscendo il consiglio comunale, non mi aspettavo tanto di più… sono dei cacasotto”.

Non è certo il 3 settembre che voleva e Lorenzo Celestini, storico capofacchino della macchina di Santa Rosa, non lo nasconde. Ieri era alla messa in basilica con tutti i facchini. All’incirca allo stesso orario in cui avrebbero dovuto esserci per la fine del giro delle sette chiese e prima di andare al boschetto.

Viterbo - Santa Rosa - Lorenzo Celestini

Viterbo – Santa Rosa – Lorenzo Celestini


Ma il giro non c’è stato e loro su quei banchi loro indossavano la cravatta del Sodalizio. Per vedere un po’ di bianco, quello della loro tradizionale divisa, c’era da rivolgere lo sguardo verso l’altare, dove c’erano il vescovo e i sacerdoti che hanno officiato la liturgia.

Celestini è sincero e parla con il cuore: “È un tre settembre schifoso. Conoscendo tutto il consiglio comunale – continua senza peli sulla lingua -, non mi aspettavo tanto di più, perché sono dei cacasotto. A questa giornata ci si doveva pensare dallo scorso anno. Però noi siamo qui, per la nostra Santa Rosa e per la nostra festa. Anche la città c’è.

Sono mancate, però, l’organizzazione e la volontà. C’è stata paura, e lo capisco, ma si poteva fare uno sforzo in più e qualche festa in meno… da parte loro”.

Il capofacchino Sandro Rossi, che da sempre ha manifestato il suo disappunto per il mancato trasporto, non è venuto. Pare avesse altri impegni, fatto sta che, per lui, il fatto di aver posizionato la macchina in piazza, infatti, è stata solo “un’alternativa dell’ultima ora”.

Viterbo - Santa Rosa - Il presidente del Sodalizio Massimo Mecarini

Viterbo – Santa Rosa – Il presidente del Sodalizio Massimo Mecarini


Il presidente del Sodalizio Massimo Mecarini, invece, è un prima fila. “È brutto – dice – e c’è una sensazione di grande tristezza, ma bisogna resistere e andare avanti, sperando di rimettere la divisa per fare il trasporto il prima possibile, soprattuto per questi ragazzi. La speranza ora è che ci siano le condizioni per fare un trasporto straordinario, come ha promesso il sindaco”.

Ma i più tristi sono i facchini. “È brutto – dice Francesco Favetta, spalletta fissa -. Purtroppo le motivazioni sono gravi, pensiamo ai morti e alle persone che soffrono. Preghiamo più Santa Rosa perché ci aiuti”.

VIterbo - Santa Rosa - I facchini alla messa in basilica

Viterbo – Santa Rosa – I facchini alla messa in basilica


E c’è per chi questo è ancora più triste dello scorso anno, come Marco Struffolino, aggiuntiva sinistra: “Nel 2020 c’era la consapevolezza di non avere armi per combattere questo virus. Stavolta col vaccino c’era una speranza in più. Non ci sono prove di portata o trasporto più pesante di non farli per due anni consecutivi. Anche vedere la macchina in piazza del Comune, fa provare un po’ di risentimento perché sai che non ce l’hai portata tu. Ti fa rabbia vederla montata, ma vediamolo come un segnale di ripresa e senza pensare al trasporto straordinario, cherchiamo di fare almeno quello tradizionale”.

Insomma, la tristezza è il sentimento, tra loro, più comune. Anche a guardare nei loro occhi.

Paola Pierdomenico


Condividi la notizia: