Orte – Palazzo Nuzzi
Orte – Si svolgerà venerdì pomeriggio l’atteso confronto pubblico tra i candidati a sindaco di Orte. L’appuntamento, che di fatto segnerà la chiusura della campagna elettorale per le elezioni comunali, è fissato per le 14 al centro di aggregazione sociale di Caldare.
All’incontro, moderato dal giornalista di Tusciaweb Alessandro Castellani, parteciperanno Massimo Dionisi di Si può, che ha lanciato per primo l’idea del confronto, Giuseppe Fraticelli di Noi con Orte futura e il sindaco uscente Angelo Giuliani di Orizzonte comune. A meno di defezioni inattese.
Assente sicuro, invece, Dino Primieri di Uniamo Orte, che ha declinato l’invito al dibattito lamentando il fatto che “tutte le regole, insindacabili, sono state dettate da un unico candidato in campo, ovvero Dionisi”.
Il comunicato di Dino Primieri
In relazione alla proposta avanzata ho dato personalmente disponibilità sull’ipotesi di un confronto volto alla divulgazione delle linee programmatiche di ciascun candidato, contestando al proponente solo ed esclusivamente la proposta di evitare la sede pubblica, temendo i disagi che ne sarebbero potuti derivare in termini di sicurezza e ordine pubblico, come peraltro accaduto nel giugno 2016.
E se per le vie brevi il proponente Dionisi condivideva pienamente la nostra condizione e comprendeva le nostre preoccupazioni, per risposta abbiamo immediatamente ricevuto una proposta di parte e non utile ai fini propri di un confronto elettorale aperto, in quanto tutte le regole, insindacabili, sono state dettate da un unico candidato in campo, ovvero lui.
Personalmente avrei accettato se le regole proposte fossero state dettate da persona terza super partes che avrebbe garantito l’equità tra i gruppi in competizione e un’informazione corretta e democratica. Invece, il candidato Dionisi, oltre a decidere tutte le modalità di svolgimento del confronto, non ha tenuto conto dei nostri improrogabili impegni elettorali già pianificati da tempo e non ha proposto ma imposto data, orario e soprattutto regole per lo svolgimento del confronto.
Inoltre, il candidato Dionisi detta termini paradossalmente perentori sulla data stabilita nel 1 ottobre, giorno coincidente con la chiusura della campagna elettorale e non conciliante con gli impegni che mia lista Uniamo Orte ha già pianificato da tempo.
Da ultimo, corre l’obbligo di rilevare che Dionisi non può arrogarsi il diritto di ergersi ad organismo super partes e/o dispensatore di opportunità e garanzie; tale comportamento, oltre a denotare presunzione, potrebbe ingenerare di fatto confusione verso i cittadini ai quali deve essere invece garantita sempre una corretta informazione per l’esercizio del diritto di voto.
Buon senso imporrebbe che, invece di ricorre a mail e contro mail con ultimatum perentori, comunicati, dirette Facebook, bastava alzare il telefono e concordare insieme tempi, luogo e modalità.
Chiudo solo con una considerazione: il candidato Dionisi ci invita sempre al buon senso, e a scelte di responsabilità necessarie per un confronto democratico e rispettoso della regole e dell’avversario politico.
Eppure è suo il ricorso al prefetto di Viterbo contro di noi che ci ha impedito di svolgere un incontro già pianificato da tempo nel centro storico, ed è del candidato sindaco Giuliani la scelta provocatoria di riproporre la medesima situazione avvenuta nel giugno del 2016, costringendoci, appunto, per senso di responsabilità e buon senso, ma soprattutto per il rispetto che dobbiamo ai cittadini, a stravolgere il nostro calendario per la giornata conclusiva della campagna elettorale.
Questi sono i principi democratici a cui s’ispirano i nostri avversari. Per una volta stravolgano i loro programmi e i loro incontri. Noi, per causa loro abbiamo già dato.
Tanto si doveva per trasparenza e verità.
Dino Primieri
Candidato sindaco Uniamo Orte