Orte – (a.c.) – Due mandati da sindaco, uno da vicesindaco e due da consigliere comunale di opposizione. Dino Primieri è il candidato più esperto tra i quattro in gara a Orte e si prepara a una nuova battaglia elettorale col suo fidatissimo gruppo di Idee chiare, che stavolta ha trovato la convergenza col Partito democratico e il movimento Ortecivica 2026 per formare la lista Uniamo Orte.
Dino Primieri
Cosa l’ha convinta ad accettare la candidatura a sindaco?
“Mi hanno convinto le persone che amano Orte e che non hanno più voglia di subire la disorganizzazione vissuta in questi ultimi 5 anni. Quei cittadini delusi da chi aveva promesso un cambiamento che non c’è stato e che oggi chiedono l’opportunità di vivere in una città che funziona, con amministratori presenti, determinati e appassionati. Le persone che non vogliono più correre il rischio di sbagliare”.
La parola d’ordine della sua lista e del suo programma elettorale.
“Siamo tutti concordi nel sostenere che le parole più belle sono i fatti, che Orte non può più permettersi di perdere tempo e che noi rappresentiamo la scelta giusta per le esigenze ed il futuro della città”.
Che ne pensa delle altre liste e in cosa si distingue la sua?
“Noi da giorni abbiamo pubblicato e iniziato la distribuzione del programma elettorale e siamo pronti a confrontarci sulle idee e sui progetti. Non possiamo dire questo per tutte le altre liste. Il programma per noi è un impegno serio che sarà nostra premura realizzare. Ci sono candidati alla carica di sindaco che hanno incentrato la campagna elettorale sulla denigrazione dell’avversario, chi sulla realizzazione di sogni, e chi sul “non è dato ancora sapere”, a dieci giorni dalle elezioni. Per questo crediamo di distinguerci per progettualità, visione, concretezza e determinazione”.
Si va a votare dopo un commissariamento. Secondo lei con che spirito arrivano i cittadini a queste elezioni?
“I cittadini vanno a votare dopo cinque anni, nei tempi canonici. Sono convinto che la capacità di analisi dei cittadini non vada sottovalutata e che abbiano perfettamente compreso che il commissariamento era inevitabile per assicurare un’ordinaria amministrazione ormai non più garantita da un sindaco sfiduciato dai suoi stessi compagni di viaggio”.
Affrontiamo alcuni temi ricorrenti della politica ortana. Il primo: come si amministra un comune con più del 21% di residenti stranieri?
“Bisognerebbe chiedere all’ex sindaco Giuliani se questo era il suo obiettivo quando ci ha fatti uscire dalla rete Sprar, trasformando Orte in un centro di prima accoglienza. Nella frazione dello Scalo, dove si registra la maggiore concentrazione di arrivi, la situazione è fuori controllo già dal 2017. Intendiamo rientrare nel Sistema di accoglienza integrazione Sai, che permette di contingentare gli arrivi, una maggiore integrazione dei nuovi residenti nel tessuto sociale esistente e di conseguenza un maggior controllo e sicurezza nel territorio”.
Quale quartiere ha maggiormente bisogno d’interventi di riqualificazione?
“Dopo 5 anni di abbandono del territorio, tutti i quartieri hanno bisogno di interventi di riqualificazione. Occorrerà ripartire dalle cose più semplici, ma essenziali, come la manutenzione straordinaria delle infrastrutture. Per fare questo intendiamo ripristinare la squadra operai smantellata dalla precedente amministrazione”.
Impianti sportivi: cosa non ha funzionato nel programma di ristrutturazione?
“Due cose. L’assenza totale di idee sul progetto da realizzare, che ha portato a rinviare l’approvazione di anni, malgrado la Cittadella dello sport sbandierata in campagna elettorale, e la competizione politica e personale tra il sindaco Giuliani e l’assessore allo Sport Bacchiocchi. Il risultato è stato catastrofico, un fallimento totale”.
Un primo bilancio dell’esperienza Frecciarossa a Orte. La fermata sta effettivamente riscuotendo successo?
“La fermata del Frecciarossa a Orte è ancora nel periodo sperimentale, ma c’è già l’impegno della Regione Lazio che garantirà il servizio con un investimento di 1 milione e 200mila euro l’anno. I servizi di mobilità, oggi più che mai, diventano essenziali, quindi anche la fermata del Frecciarossa, per questo auspichiamo che lo sforzo economico che affronterà la regione abbia il riscontro sperato in termini di platea di utenti e di visibilità per la nostra città. Come amministrazione, cercheremo di fare la nostra parte accogliendo i pendolari e i fruitori del Frecciarossa in un parcheggio pulito e con servizi efficienti, sperando di tornare nelle grazie delle migliaia di persone che ogni mese transitano nella nostra città e che rappresentano ricchezza e opportunità di lavoro per molti commercianti e artigiani”.
Gestione della rete idrica: quali passi vanno fatti secondo lei?
“Tanto per cominciare bisogna ricominciare a investire nella rete idrica e fognaria come abbiamo fatto per anni con risultati più che soddisfacenti. Questo perché, oltre a dare un servizio migliore ai cittadini, gli investimenti saranno necessari per continuare a gestire in maniera autonoma la rete idrica, mediante la procedura ex articolo 147 del Testo unico dell’ambiente, dimenticata nei cassetti degli uffici comunali da parte di Giuliani. Le dichiarazioni fatte negli anni e la presenza nel Consiglio di amministrazione di Talete del candidato sindaco Fraticelli non ci fanno dormire sonni tranquilli. Con Fraticelli sindaco il rischio di entrare in quello che possiamo tranquillamente definire il carrozzone Talete diventa reale. Ovviamente ci batteremo in tutti i modi e in tutte le sedi deputate affinché questo non avvenga”.
Rsa a Petignano, sarà finalmente la volta giusta?
“Ne siamo convinti. La regione è partita con un progetto di riorganizzazione della sanità nella Tuscia, stanziando 9 milioni di euro per la realizzazione di un ospedale di comunità a Orte. Nostro sarà l’impegno di collaborazione con regione e Asl, e la costante vigilanza affinché tutto proceda secondo cronoprogramma. Provvederemo tempestivamente al rinnovo della concessione a titolo gratuito del terreno di proprietà comunale, ormai da tempo scaduta, recuperando il tempo perso per questa inadempienza da parte dell’amministrazione Giuliani. Mi assumo l’impegno di fronte ai cittadini di lavorare personalmente affinché questa struttura venga portata a compimento, contestualmente al completamento della struttura denominata ‘Dopo di noi'”.
In definitiva e in pochissime parole: perché gli ortani dovrebbero votare per la sua lista?
“Perché Orte ha urgente necessità di ripartire velocemente e crediamo di essere le persone giuste per farlo”.