Milano – “La questione climatica è solamente un sintomo di una crisi più ampia”. CosìGreta Thunberg a Milano per la “Youth4Climate”.
Greta Thunberg è arrivata alMico di Milano, dove si terrà a partire da oggi la “Youth4Climate”. L’obiettivo della riunione è lavorare a una carta negoziale sui cambiamenti climatici in vista della Cop26 di Glasgow.
“La crisi clima è solamente un sintomo di una crisi di più ampio respiro: la crisi della sostenibilità, la crisi sociale, della disuguaglianza. Una crisi basata sull’idea che alcune persone valgono più di altre. Stiamo ancora andando velocemente nella direzione sbagliata – ha detto Greta Thunberg -. Dicono che vogliono delle soluzioni ma non si può risolvere una crisi che non si conosce; non si può equilibrare, bilanciare un budget se lo si ignora e se non consideriamo il passato”.
“I nostri leader – ha aggiunto l’attivista – difettano da azioni, ed è intenzionale e questo è un tradimento. Non possono asserire che ci stanno provando. È chiaro che non lo fanno. Selezionano dei giovani, come noi adesso, facendo finta che ci ascoltano ma non è vero. Non ci hanno mai ascoltato. Guardiamo le statistiche: le emissioni continuano ad aumentare. La scienza non mente. Possiamo ancora invertire la rotta. La speranza non è un bla bla bla; la speranza è dire la verità, vuol dire agire e la speranza viene sempre dalla gente”.
Greta Thunberg
“Non è solo una minaccia – ha proseguito -. È soprattutto un’opportunità per creare un pianeta più verde, più sano. Quando si parla di cambiamento climatico io penso subito a posti di lavoro, ai green jobs. Dobbiamo trovare una transizione senza traumi perché non c’è il piano b, non c’è il piano bla bla bla. Non si può più andare avanti con il bla bla bla”.
“È tutto quello che sentiamo dai nostri leader: parole che sembrano bellissime ma per ora non hanno ancora portato alcuna azione – ha concluso Greta Thunberg. Le nostre speranze e sogni annegano in queste parole vuote. Ovviamente ci serve un dialogo costruttivo ma sono 30 anni che sentiamo bla bla bla e dove siamo? Più del 50% di tutte le emissioni di CO2 sono avvenuta dal 1990 in poi e un terzo dal 2005 in poi. Tutto questo mentre abbiamo sentito che cosa i leader avrebbero voluto fare ma nessuno sa che cosa hanno fatto”.
