Verona – Luca Morisi, il guru della comunicazione web di Matteo Salvini, che nei giorni scorsi ha lasciato il ruolo nel gruppo dei social media manager del leader della Lega, è indagato dalla procura di Verona per “supposta cessione di di sostanza stupefacente”.
Luca Morisi
Sarebbero stati alcuni giovani, fermati in auto dai carabinieri e trovati in possesso di un liquido ritenuto stupefacente, ad indicare proprio Morisi come la persona da cui avrebbero ricevuto la sostanza, spiega Repubblica. Da qui sarebbero scattate le indagini a suo carico.
Il Corriere della Sera scrive invece che ci sarebbe il sospetto che l’ormai ex social media manager della Lega fosse “sotto osservazione” da qualche settimana. Il controllo scattato nei confronti dei tre giovani non sarebbe quindi stato casuale ma frutto del monitoraggio dei suoi contatti.
Il commento di Morisi alla notizia, stando a quanto riferisce il quotidiano milanese, arriva tramite una nota. “Non ho commesso alcun reato – si legge -, ma la vicenda personale che mi riguarda rappresenta una grave caduta come uomo: chiedo innanzitutto scusa per la mia debolezza e i miei errori a Matteo Salvini e a tutta la comunità della Lega” .
Presunzione di innocenza
Per indagato si intende semplicemente una persona nei confronti della quale vengono svolte indagini preliminari in un procedimento penale.
Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio. Presunzione di innocenza che si basa sull’articolo 27 della costituzione italiana secondo il quale una persona “non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”.
