Montefiascone – Elezioni comunali a Montefiascone, l’autoesclusione di Rita Chiatti dalla lista che candida a sindaco Andrea Danti continua a far discutere.
L’ex assessora era fra i 16 aspiranti consiglieri nel raggruppamento di centrodestra. Unito anche troppo, secondo Chiatti. Perché all’ultimo, l’intesa raggiunta da Danti ha portato in lista esponenti dell’amministrazione Paolini. La stessa che pure Chiatti ha contribuito a far cadere anticipatamente.
Troppo per lei tornare a sedersi in consiglio dalla stessa parte, ma anche convivere nella medesima lista.
Quando sabato mancavano pochi minuti a mezzogiorno è andata in comune e ha fatto presente di non voler partecipare alle elezioni. Il suo nome andava cancellato.
Panico. Proprio allo scadere dei termini per la presentazione. Una bella grana. “Alle 11,56 mi è arrivata una foto con il mio nome ancora in lista – ricorda Chiatti – sono salita in comune e ho parlato con il segretario e poi sono stata sostituita”.
Una dichiarazione che cozza con quella del candidato sindaco Andrea Danti: “La verità è che Rita Chiatti non è mai stata in lista. Avevamo fogli nostri interni che tenevamo per strategia. Lei in lista non c’è mai stata. Era su questi fogli interni nostri che non contavano nulla”.
La lista elettorale di Danti come protocollata dal comune dei Montefiascone
Danti rassicura, la lista depositata è in regola: “La lista è quella ufficiale, regolare, che è stata consegnata. Non c’è assolutamente nulla”.
Prova a spegnere il fuoco che il Pd cittadino sta innescando, con accesso agli atti, ma anche altre iniziative. Si parla di studi legali già al lavoro. Per qualcosa che con la politica ha poco a che fare.
Si tratta di norme, regole. I dubbi dei competitor sul colle Falisco riguardano i tempi.
Se c’è stata la sostituzione, è avvenuta dopo mezzogiorno? Cioè fuori termine. Ma anche: se il nome di Chiatti è stato sostituito con quello di Michela Danti, fosse anche prima di mezzogiorno, come si sono regolati con le firme?
Ciascuna lista presentata, infatti, ha bisogno di sottoscrittori. Una trentina, visto il Covid il numero è stato ridotto.
Ma se in lista c’era Chiatti, questi hanno firmato per una lista con lei presente e se c’è stata una sostituzione, andavano interpellati di nuovo, o al limite trovati altri. C’è stato il tempo per farlo?
Questi i dubbi.
Andrea Danti rassicura che tutto è in regola. Non c’è ragione per non credergli.
Ci sarà una spiegazione. Come ci sarà una spiegazione anche per la lista che è stata consegnata e protocollata in comune.
Rita Chiatti non era presente, ha spiegato Danti. E in effetti non lo è. Perché è stata depennata.
Basta scorrere i nomi e senza scendere molto, al numero 2 si nota una evidente cancellatura.
Nel riquadro in alto è riportato il nome di Michela Danti, con luogo e data di nascita riportati fuori dagli spazi. Perché sotto c’è un altro nome. E sembra proprio quello di Rita Chiatti.
Forse cancellato all’ultimo? Il dubbio è lecito, per tutto quello che ne può conseguire. Ci sarà senz’altro una risposta plausibile. In un senso o nell’altro.
Giuseppe Ferlicca
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