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“Scuola, restano i problemi dello scorso anno e in più c’è il green pass…”

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Viterbo – “Restano le problematiche dello scorso anno e si aggiunge quella del green pass, gravoso dover fare il controllore”. La dirigente scolastica dell’istituto Paolo Savi Paola Bugiotti si prepara al suono della campanella.

“Con molta fatica – dice Bugiotti -, abbiamo predisposto un piano che possa far fronte a tutte le problematiche. E’ stato quindi fatto protocollo di istituto per il rientro in presenza in sicurezza attraverso l’uso delle mascherine, l’igienizzazione delle mani e il distanziamento. Quest’anno c’è anche la novità del green pass che deve essere esibito da tutto il personale per entrare nell’edificio. Come dirigente scolastico, dovrò controllare e in mancanza applicare le sanzioni previste”.

Paola Bugiotti

Paola Bugiotti


Sul fronte dei trasporti, per le superiori, è previsto il doppio ingresso: uno alle 8 e l’altro alle 9,40. “Con il vincolo di capienza massima sui mezzi all’80% – continua – non è stato possibile fare altrimenti e abbiamo dato seguito a quello che ci è stato indicato. Questa situazione crea sicuramente un disagio, soprattutto agli studenti che il pomeriggio arrivano a casa più tardi, specialmente quelli che abitano nei paesi della Tuscia. Proprio per questa turnazione, anche l’organizzazione scolastica, dal punto di vista dell’orario e del personale, si è resa più complicata.

Le difficoltà dello scorso anno ci sono tutte e a queste è aggiunta quella del green pass che mi preoccupa, perché quello di dover fare il controllore è un compito piuttosto gravoso”.

Preparare il rientro in aula non è stato semplice: “Ci piacerebbe che venga rivisto soprattutto il discorso del doppio turno, che crea tanto disagio sia all’organizzazione scolastica che alle famiglie”, l’auspicio comunque è “che si resti tutti in presenza, anche alle superiori, perché in questi ultimi due anni abbiamo perso tanto in termini di didattica e la formazione degli studenti ne ha risentito tantissimo come abbiamo visto d’altra parte dai dati Invalsi.

Sarebbe bello recuperare queste carenze negli apprendimenti e che ci fosse collaborazione tra tutti gli attori coinvolti, studenti, personale scolastico, famiglie e territorio, perché si possa uscire da questa crisi che – conclude -, soprattutto sui giovani, ha avuto un impatto negativo”.


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