Orvieto – Senza green pass perché non vaccinato. E ora, non presenterà più neppure i tamponi per entrare a scuola. È la protesta di un insegnante di Orvieto, Gianfranco Pigozzi, che, come riferisce l’Ansa, ieri mattina ha deciso di rendere pubblica la sua posizione, affliggendo un enorme cartello bianco sulla sua auto parcheggiata proprio all’ingresso della scuola secondaria Signorelli.
Green pass a scuola
“Il green pass è vergognoso perché provocatoriamente disonesto nei confronti dei cittadini, violentemente lesivo dei diritti costituzionali, inutile per la prevenzione del contagio” si legge in caratteri neri e rossi sul cartello. Nel quale definisce la certificazione verde come “un brutale atto di ricatto e sottomissione politica”.
50 anni, docente di arte, dal primo settembre si sarebbe sottoposto regolarmente ai tamponi spendendo oltre 180 euro. Ora avrebbe deciso di smetterla, rischiando da martedì prossimola sospensione dello stipendio. “Non mi fermerò – sottolinea all’Ansa il professore Pigozzi -, finché il dibattito non sarà riportato in una situazione di confronto e in un clima di fiducia. Mi farò sospendere, con enorme dispiacere per i miei alunni. Ma spero almeno di insegnare loro a non piegare la testa di fronte alle ingiustizie”.
“Come libero cittadino mi sento discriminato, perché non mi sto sottraendo a nessun obbligo di legge ma sto compiendo una libera scelta” ha spiegato all’Ansa. “Non sono un ‘no vax’ e ho fatto fare alle mie figlie tutti i vaccini obbligatori – aggiunge -, ma sono molto perplesso sull’utilità e sull’efficacia di questo nuovo trattamento che non si può chiamare vaccino, in quanto non corrisponde alla sua definizione storica. Nella mia cultura c’è la scienza, ma in questa emergenza sanitaria vedo che questa è lasciata in mano ai tecnocrati e agli affaristi. Non vedo un potere politico che si pone come priorità la salute pubblica e la coesione della società”.
