Roma – Morti sul lavoro, sette persone hanno perso la vita tra ieri e oggi.
Lavoro – Un cantiere edile – Foto di repertorio
Ieri Emanuele Zanin, 46 anni, e Jagdeep Singh, 42, sono morti all’ospedale universitario Humanitas di Pieve Emanuele, nel Milanese, mentre caricavano una cisterna di azoto liquido. A Nichelino, nell’hinterland di Torino, il titolare di un’officina meccanica, Leonardo Perna di 72 anni, è morto cadendo da un’impalcatura alta 2 metri. Un altro operaio, Valerio Bottero, imbianchino di 52 anni, che lavorava nel Padovano, ha perso la vita dopo essere caduto da un’impalcatura di 5 metri. Un camionista, Giuseppe Costantino, 52 anni, a Capaci è stato travolto dal suo stesso tir.
In serata un imprenditore agricolo di 54 anni è morto nella provincia di Pisa dopo essere stato praticamente decapitato dalle lame di una trebbiatrice. Secondo una prima ricostruzione, l’agricoltore sarebbe stato risucchiato dalle grosse lame del mezzo agricolo dopo essersi accovacciato per verificare se la macchina avesse avuto un guasto o comunque un altro problema che ne impediva il corretto funzionamento. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco per liberare il corpo rimasto intrappolato nel macchinario e i carabinieri per ricostruire la dinamica. Oggi un operaio è stato travolto sull’A14 nel Foggiano durante la fase di allestimento di un cantiere.
Sette vite spezzate sul posto di lavoro, per cui ora i sindacati sono pronti a chiedere giustizia e più sicurezza. Affinché tali tragedie non si ripetano più. “Non abbiamo più tempo, non si può più aspettare” hanno denunciato. Sul tema è intervenuto anche il ministro del Lavoro, Andrea Orlando: “Il piano sicurezza sui posti di lavoro sarà pronto nelle prossime settimane. Nel frattempo assumeremo provvedimenti immediati che anticipano il piano stesso. Lavoreremo sulla costruzione di una banca dati per raccogliere le violazioni che fin qui non c’è stata. Stiamo lavorando per definire delle sanzioni più tempestive per chi viola le norme“.
