Roma – “Promuoviamo rave party autorizzati, io sono felice di poterlo fare a Sutri”. Vittorio Sgarbi, deputato e sindaco della cittadina viterbese, tra il serio e il faceto lo ha detto alla Camera dopo l’informativa della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese sul raduno di Ferragosto a Valentano.
Vittorio Sgarbi
Sgarbi spiega anche le regole. “La musica la scegliamo noi, da bere acqua di Nepi e vini ricavati dal Trebbiano e dal Montepulciano, a pranzo e cena testaroli al tartufo bianco. Durata del rave tre giorni, pulizia dei luoghi a carico degli organizzatori, i partecipanti dovranno presentarsi vestiti, all’ingresso test antidroga. Un rave party autorizzato, ossia la negazione del rave party”.
Il deputato del gruppo misto ha iniziato il suo intervento sottolineando di “conoscere bene il prefetto di Viterbo lavorando quotidianamente con lui” in qualità di sindaco di Sutri. Per Sgarbi, in occasione del raduno, “Giovanni Bruno ha fatto tutto quello che era giusto fare nell’ordine delle indicazioni che venivano dal ministero”.
Una sorta di replica al collega Giorgio Silli di Coraggio Italia, che precedentemente aveva affermato: “Non conosco il prefetto di Viterbo, ma sicuramente ci sono stati dei problemi. Questo episodio non è stato gestito nel migliore dei modi. La catena di comando si è inceppata, la macchina ‘Stato’ ha dimostrato di non funzionare perfettamente”.
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