- Viterbo News – Viterbo Notizie – Tusciaweb – Tuscia News – Newspaper online Viterbo – Quotidiano on line – Italia Notizie – Roma Notizie – Milano Notizie – Tuscia web - https://www.tusciaweb.eu -

“Un paese più amico per chi ci vive e più attrattivo per chi viene da fuori”

Condividi la notizia:

Soriano nel Cimino – Elezioni amministrative 2021 a Soriano nel Cimino, il candidato sindaco Sante Alibrandi, della Lista Civica Soriano Bene Comune si presenta.  Alle comunali sono tre le liste in corsa. Oltre Soriano Bene comune, Cambiare Soriano, candidata sindaca Valeria Bruccola e Lista Soriano Novo, candidato sindaco Roberto Camilli.


Sante Alibrandi

Sante Alibrandi


Sante Alibrandi, una presentazione personale e politica.
“Sono nato nel 1962 a Soriano nel Cimino, dove risiedo, sono sposato da 29 anni ed ho due figli. Mi sono diplomato Perito Ragioniere all’Istituto Tecnico Commerciale “P. Savi” di Viterbo e successivamente ho conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Università La Sapienza di Roma. Lavoro in banca, dove ho ricoperto il ruolo di responsabile dell’Ufficio Legale, poi trasferito nel mondo della finanza d’impresa. Da tre anni mi sto occupando delle imprese agricole: ho potuto conoscere, scoprire e toccare con mano la forza dei nostri agricoltori e le eccellenze della Tuscia nella filiera agroalimentare. Nel comune di Soriano nel Cimino, sotto la guida del sindaco Tarantino, ho ricoperto il ruolo di assessore dal 2002 al 2011 con deleghe alla Polizia Locale, Ambiente, Protezione Civile e Bilancio. Attualmente sono consigliere comunale di minoranza e capogruppo di Soriano Insieme Democratico in consiglio comunale. I miei interessi spaziano dall’ambiente alla politica e al volontariato. L’amore per l’ambiente mi ha portato a partecipare alla costituzione della Squadra Ecologica, oggi associazione attiva nella protezione civile. Ho inoltre fatto parte della Lista Verde di Soriano nel Cimino nei primi anni ’80, è stata una delle prime in Italia. Ho ricoperto il ruolo di segretario della pro loco, partecipato alla costituzione dell’Ente Sagra delle Castagne, del Cost e del Gruppo di Solidarietà per Soriano. Credo fermamente nel valore della solidarietà e ciò mi ha spinto ad impegnarmi sempre nelle ultime grandi emergenze nazionali”.

Come mai ha deciso di scendere in campo?
“Propongo una citazione: “Coinvolgersi nella politica è un obbligo per un cristiano. Noi cristiani non possiamo giocare da Pilato, lavarci le mani”. Sono le parole di Papa Francesco, pronunciate in occasione dell’Udienza agli studenti delle scuole gestite dai Gesuiti in Italia e Albania nel lontano 2013. In questa citazione c’è l’essenza della mia scelta: la responsabilità”. Negli ultimi cinque anni trascorsi in consiglio comunale ho assistito a scelte superficiali ed approssimative, condite da battute volgari, disprezzo ed arroganza nei confronti di chi la pensava diversamente. Ho visto occasioni preziose andare perse, sia per incapacità nello sfruttamento degli strumenti messi a disposizione degli Enti Locali sia per limiti ideologici e presunte incompatibilità politiche che hanno reso l’attuale amministrazione sempre più chiusa su se stessa e impermeabile alla cittadinanza. Ebbene, da uomo libero, vorrei porre fine a tutto questo”.

Quali sono le priorità e i progetti che ha individuato per il paese?
“Penso a Soriano, formato da tante cose materiali ed immateriali che lo rendono unico e lo fanno amare tanto a noi cittadini quanto ai turisti che, nonostante le nostre carenze, continuano a visitarci tra mille difficoltà. Il bene comune è tutto questo e deve essere difeso e tutelato in quanto appartiene sia al singolo individuo che all’intera comunità. Vorrei contribuire a creare una Soriano diversa, più coesa verso il Bene Comune, dove sia rispettata ogni diversità e la dignità dell’individuo sia posta in primo piano. Le scelte per cambiare Soriano possono essere tante, sta solo a noi intraprendere quelle corrette tralasciando le altre, ma come fare? C’è un tema preoccupante che è stato in questi ultimi dieci anni sempre sottaciuto: Soriano sta morendo. Nel 2010 eravamo 8.777 e il paese veniva da anni di crescita, a fine 2020 siamo 8.076. Abbiamo perso oltre 700 abitanti e la diminuzione della popolazione sembra non arrestarsi. Il nostro paese invecchia e ciò avrà importanti ripercussioni sia di carattere sociale che economico. La sfida di come immaginare Soriano nei prossimi cinque anni sta proprio in questo: riportare la socialità del paese al centro di ogni nostro argomento, al centro di ogni nostra scelta. Questa è la priorità. Se sposiamo l’idea che il paese debba essere più amico per noi che ci abitiamo e più attrattivo per chi ci vede da fuori, le scelte giuste verranno da sé. Riassumere in poche righe il nostro programma è francamente impossibile: mentre gli altri sono scesi in campo da pochi giorni, noi stiamo proponendo da mesi – attraverso la nostra pagina Facebook, il nostro sito web e il materiale cartaceo – i progetti che abbiamo in mente, corredati da numerosi approfondimenti: vi invitiamo a conoscerli. Dalla creazione di una offerta turistica coordinata e integrata, attraverso il Club di Prodotto, fino alla redazione di un Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, che affronti finalmente i problemi della viabilità e dei parcheggi; dalla realizzazione di nuove aree sportive e aggregative (nel centro e nelle frazioni) fino all’istituzione del registro degli assistenti familiari; dalla creazione di spazi per smartworking fino all’implementazione di un piano strutturato di welfare dall’infanzia alla terza età, con numerosi incontri intergenerazionali; dall’attenzione per l’accessibilità di parchi e percorsi, affinché siano inclusivi, fino alla valorizzazione dell’area industriale in prossimità della superstrada attraverso strumenti innovativi (Comunità Energetiche); dall’attenzione verso la transizione ecologica ragionata della nostra agricoltura fino alla tariffazione puntuale dei rifiuti (più differenzio, meno pago), e così via. Tutte queste proposte sono in grado di far diventare Soriano più attrattivo, donando una nuova prospettiva al nostro paese”.

Parli della sua squadra.
“Il progetto politico Soriano Bene Comune è nato più di un anno fa, nell’estate 2020, quando ho deciso di sciogliere la riserva sulla mia candidatura a sindaco. Ci tengo a precisare che Soriano Bene Comune è una lista civica che gode dell’appoggio di tutti i partiti di centrosinistra presenti a Soriano ovverosia Pr, Rifondazione Comunista e Leu. Un appoggio che non mi ha impedito di costruire una lista nella quale, su dodici candidati, ben nove vengono da quella che una volta si definiva la “società civile”. La domanda che ho posto ai miei candidati è stata sempre la stessa: sei pronto ad impegnarti, per quello che sei, con le tue competenze e le tue esperienze, con responsabilità e umiltà al servizio del Paese? La squadra è composta da persone capaci, competenti e credibili scelte da me sulla base della loro conoscenza – per studio, professione e vissuto – delle diverse aree tematiche che ci troveremo ad amministrare: abbiamo due agronomi, un ex funzionario Coni, una ex maestra, due commercianti, due tecnici, un artigiano, una studentessa, due impiegati in ambito sanitario, ma soprattutto tante persone che hanno già dimostrato, nei fatti, in passato l’amore per Soriano attraverso lo strumento dell’associazionismo. Era inoltre mia volontà rispettare la parità di genere: sei uomini e sei donne in grado di coprire ed interfacciarsi con tutte le materie di competenza del Comune. Ma oltre la Squadra c’è qualcosa di più. Dietro ci sono dei Gruppi di Lavoro che in questi mesi hanno messo su carta le idee ed i progetti, creando un nuovo metodo di comunicare e confrontarsi con il cittadino che secondo il mio parere non ha eguali, dal quale non si potrà più tornare indietro: i sorianesi hanno capito che fare le cose con cura e qualità, senza improvvisare e senza chiacchiere a vuoto, informando costantemente i cittadini, è possibile. Le scuse ormai non reggono più”.

Ha fatto il vaccino? E’ favorevole all’obbligatorietà del green pass?
“Certamente ho fatto il vaccino. Alla luce degli ultimi provvedimenti del governo in tema di obbligatorietà del green pass per tutti i lavoratori mi sembra una domanda superata. In ogni caso la misura, per quanto possa limitare la libertà individuale, è indispensabile e necessaria per la salvaguardia della salute delle persone, dunque per un fine più elevato, per il Bene Comune. È ovvio che grazie all’introduzione di questo strumento ci attendiamo maggiori aperture (ad esempio nel settore dello spettacolo e dello sport) e che, al termine dell’emergenza pandemica, tutte le limitazioni vengano eliminate”.

La pandemia ha messo a dura prova il mondo. Come pensa di gestire questa nuova fase, dal punto di vista economico e sociale?
“Gli ultimi due anni hanno sconvolto l’esistenza di ognuno di noi. Non posso però certo scordare la civiltà e la compostezza con cui ha risposto al primo improvviso lockdown il popolo italiano e, nel proprio piccolo, la cittadinanza Soriano. La professione che svolgo mi conferisce un punto d’osservazione privilegiato. Ho visto e continuo a vedere come gli imprenditori riescano a trasformare la crisi in nuove opportunità. Nel pubblico, in Comune, dovremmo impegnarci in questo. Trasformare la crisi in nuove opportunità facendoci trovare pronti con progetti che vadano ad incidere sia nel campo economico sia in quello sociale, sfruttando la mole di risorse che avremo a disposizione (nell’ambito del Pnrr) per le quali è necessario avere una squadra di amministratori altamente competenti nei vari settori, con particolare attenzione a quella parte di popolazione che, a mio modesto parere, rischia di trascinarsi per anni gli effetti negativi della crisi, ovvero i giovani”.

Un appello al voto, perché dovrebbero votarla?
“In primis perché ho una Squadra competente, credibile, seria fatta di persone che hanno già dimostrato nella vita, nel lavoro, nelle associazioni il proprio valore e le proprie capacità. E poi per i tanti progetti e proposte del nostro programma, che mostrano come sia possibile dare un nuovo volto a Soriano, nonostante vogliano impedirci di crederlo solo perché finora – per conclamata incompetenza e per “differenti priorità” – non sono stati capaci di raggiungere questi obiettivi. Ai miei candidati ho detto che lavoreremo come un vero team: ognuno di loro avrà piena delega (già resa pubblica da mesi insieme al curriculum di ogni candidato) e ci confronteremo costantemente su ogni tema, sia come assessori che come consiglieri. Un secondo motivo è che non sono uno sprovveduto: ho un’esperienza amministrativa pluriennale, che deriva dai miei trascorsi di assessore e consigliere, dunque ho già una piena conoscenza della macchina amministrativa del Paese che non vedo l’ora di rimettere in moto e far andare a pieni giri.Ma c’è un motivo ancora più profondo: è mia volontà, e non potrebbe essere altrimenti visto il nome della Lista, rendere effettivo a Soriano il “principio di sussidiarietà” previsto dall’art. 118 della Costituzione, che recita “Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”. Sono convinto che l’applicazione di questo principio possa dare nuova spinta alla modernizzazione del Paese. La partecipazione attiva dei cittadini alla vita collettiva può concorrere a migliorare la capacità del Comune di dare risposte più efficaci ai bisogni delle persone e a soddisfare i diritti sociali che la Costituzione ci riconosce e garantisce. Io sono un volontario e vengo da quel mondo, osservo che a Soriano c’è una crescente richiesta di partecipazione dei cittadini alle decisioni e alle azioni che riguardano la cura di interessi aventi rilevanza sociale. Tutto ciò deve essere riconosciuto, normato e legittimato e non è più tollerabile, come succede ora, che queste iniziative debbano sottostare agli umori dell’Assessore di turno e alle sue simpatie e convinzioni ideologiche. Siamo pronti ad introdurre il Regolamento dei Beni Comuni, i Patti di Collaborazione con i cittadini sia singoli che associati ed il Bilancio Sociale, affinché ogni Sorianese sia informato sull’impiego delle risorse del Comune e sugli effettivi benefici e ricadute per la collettività. Questo è il bene comune”.


Condividi la notizia: