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Uno dei loro cani azzanna una donna, coppia si scaglia contro i carabinieri

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Viterbo – (sil.co.) – Uno dei loro cani azzanna una donna a Bagnaia, non contenti si scagliano contro i carabinieri intervenuti con i veterinari della Asl per un controllo sugli animali della coppia. 

Protagonisti un uomo e una donna residenti nella frazione che, denunciati per oltraggio, a distanza di qualche giorno hanno rincarato la dose. “Maresciallo, non vediamo l’ora che indaghino sulla tua morte”, hanno detto al comandante. Stavolta filmati da un carabiniere con il cellulare. 

Dopo l’episodio del cane, erano stati convocati, il 16 novembre 2018, presso la caserma di via della Fontana del Pegaso per la notifica del 415 bis. Giorno che per la coppia si è trasformato nell’occasione per dare vita a un ulteriore “show”. Stavolta danneggiando perfino la porta blindata della stazione nonché insultando e minacciando i militari. Peraltro mentre il comandante Luca Bussolin stava conducendo un interrogatorio, per cui erano presenti dei civili, tra i quali un avvocato.

Entrambi sono imputati così anche di minacce, davanti al giudice Roberto Colonnello, difesi d’ufficio dagli avvocati Maria Luisa Piccirilli e Enrico Laurenti. 


I carabinieri

Carabinieri


“Maresciallo, non vediamo l’ora che indaghino sulla tua morte”, avrebbe detto l’uomo, sia dentro che fuori la caserma, mentre la donna gli faceva da eco. E ancora: “La sconteranno i vostri figli”. 

“Visti i soggetti e i loro precedenti – ha spiegato il comandante – ho fatto cenno a uno dei carabinieri presenti di riprendere la scena, quindi abbiamo riversato le immagini in un cd e lo abbiamo allegato all’informativa”. Il “filmino” è così entrato nel fascicolo del processo. 

A forzare la porta d’ingresso blindata fino a scardinarla è stato l’imputato, il primo a ricevere la notifica.

“Ha dato immediatamente in escandescenze, cominciando subito a offendere e urlare – hanno raccontato Bussolin e uno dei suoi uomini – poi sul vialetto ha strappato il 415 bis urlando ‘con questo pulitevici il c…’. La donna, ricevuto anche lei l’atto, lo ha raggiunto fuori, replicando le stesse frasi e gli stessi comportamenti del compagno”, hanno spiegato i militari. 

Al termine dell’udienza, il processo è stato rinviato all’8 marzo 2022 per discussione e sentenza. 


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