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“Valorizzazione del territorio e degli immobili, ma prima di tutto il servizio scuolabus”

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Vasanello – Elezioni amministrative 2021, il candidato sindaco Lucio Filipponi della lista Unione Civica per Vasanello si presenta. Alle comunali sono tre le liste in corsa. Oltre a Unione Civica, ci sono Lista per Vasanello, candidato sindaco Igino Vestri e SiAmo Vasanello, candidato sindaco Luigi Stefanucci.

Vasanello - Lucio Filipponi

Vasanello – Lucio Filipponi


Lucio Filipponi, una sua presentazione personale e politica?
“Classe 1976, sono nato e ho vissuto sino all’età di 9 anni a Vasanello, quando per motivi lavorativi dei miei genitori, mi sono dovuto trasferire.
Sin da ragazzo mi sono dedicato al sociale ed al volontariato. Ho avuto la fortuna di trasformare questa mia passione in una professione. Lavoro per l’Ong cattolica Engim (Ente nazionale dei giuseppini del Murialdo). Il mio lavoro consiste soprattutto nel trovare fondi per costruire ed attrezzare scuole e centri educativi per bambini, giovani ed adulti nei paesi in via di sviluppo.
Ho vissuto cinque anni in Argentina e visitato gran parte del Sudamerica, sostenendo e lavorando al fianco di missionari, di associazioni di donne, cooperative di agricoltori, centri giovanili e per diversamente abili. Attualmente a Roma coordino un centro per il sostegno e l’assistenza di persone in condizioni di disagio sociale, sia italiane che migranti.
Qualche anno fa, dopo circa trent’anni, sono riuscito con la mia famiglia a ritornare a vivere a Vasanello”.

Come mai ha deciso di scendere in campo?
“Avevo circa 15 anni quando ho deciso da che parte del campo stare. Ho senz’altro tantissimi difetti, ma se ho una qualità questa è la coerenza. Il mio impegno nel sociale, il mio lavoro per una Ong che crede che lo sviluppo di una società passi principalmente attraverso l’educazione dei giovani e la dignità del lavoro è del tutto coerente con i miei principi politici e religiosi.
Ed in questo percorso ho accettato di essere candidato a sindaco perché credo che ci sia bisogno, anche nella nostra comunità, di maggiore condivisione nelle scelte che riguardano tutti i cittadini, di maggior trasparenza e correttezza nell’amministrare i beni comuni che appartengono a tutti e non solo a quelli di un determinato colore politico. Mi sono candidato per una Vasanello che sia veramente di tutti”.

Quali sono le priorità e i progetti che ha individuato per il paese?
“Sono moltissime le cose che vorremmo fare che è difficile elencarle tutte. La nostra amministrazione sarà improntata alla valorizzazione del territorio e dei suoi beni immobili, da vent’anni lasciati all’incuria ed all’abbandono per restituirli finalmente ai cittadini.
La prima cosa che però è necessario fare, è potenziare il servizio di scuolabus. Sono vent’anni che viene promesso ai genitori ed ancora stiamo aspettando. Molti bambini delle elementari che usano lo scuolabus entrano ogni mattina con mezz’ora di ritardo rispetto all’inizio delle lezioni. Significa che in un anno, a causa dei disservizi comunali, perdono 20 giorni di scuola. E molti devono svegliarsi all’alba o vengono riportati a casa nel pomeriggio a causa di questo disservizio. Credo che la cosa più giusta da fare è ripartire proprio da coloro che sono il nostro futuro”.

Parli della sua squadra.
“Un sindaco di un comune non è un amministratore delegato di una società, che si sceglie la propria squadra. Vasanello merita un consiglio comunale composto da persone oneste e valide che hanno deciso, per i prossimi cinque anni, di rappresentare e mettersi al servizio dei propri cittadini e non del sindaco, questo è fondamentale per restituire dignità e democrazia alle istituzioni. 
Nella nostra lista ci sono donne e uomini, pensionati, lavoratori e studenti, che condividendo gli stessi valori, possono rappresentare al meglio l’intera comunità”.

Ha fatto il vaccino? E’ favorevole all’obbligatorietà del green pass?
“Mia moglie è medico in un ospedale e da quando è scoppiata la pandemia è stata in prima linea per fronteggiare questa crisi. Per la sua sicurezza e per la nostra e dei nostri cari ci siamo naturalmente tutti vaccinati. Penso che si debba compiere ogni sforzo per combattere il Covid, ma sinceramente non credo che sia nelle competenze o nelle capacità di un’amministrazione comunale dire se sia giusta o meno l’obbligatorietà al green pass. Per questo esiste il ministero della Salute che può contare su commissioni di esperti in questo settore”.

La pandemia ha messo a dura prova il mondo. Come pensa di gestire questa nuova fase, dal punto di vista economico e sociale?
“Dobbiamo ripartire dagli ultimi, da chi è rimasto indietro, limitando gli interventi assistenziali, che molto spesso generano solo clientelismo, e puntando sulle opportunità di sviluppo, attraverso interventi di inclusione socio-lavorativa, riqualificazione professionale, realizzati in rete sia con le imprese del territorio che con associazioni del terzo settore. A costo 0 per i cittadini, si potrebbero avviare collaborazioni con enti specializzati nell’elaborazione e realizzazione di progetti sociali, culturali ed imprenditoriali che potrebbero apportare importanti risorse per il territorio, attraverso bandi europei, nazionali, regionali e fondazioni private”.

Un appello al voto, perché dovrebbero votarla?
“Perché negli ultimi 20 anni questa amministrazione ha considerato i cittadini solo come automi da attivare per il voto, con ogni modo e mezzo. Per noi invece le persone sono la risorsa più importante del nostro territorio, che vanno coinvolte e valorizzate, sia nel processo decisionale che in progetti culturali, sociali e di cittadinanza attiva, a partire proprio dai nostri anziani che sono i custodi della memoria e dei valori della nostra comunità”.


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