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“Il viaggiatore etrusco” ritorna in Italia, venne prodotto a Cerveteri tra il VI e il V secolo a.C.

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“Il viaggiatore etrusco”

“Il viaggiatore etrusco”


New York – “Il viaggiatore etrusco” ritorna in Italia, venne prodotto a Cerveteri tra il VI e il V secolo a.C.

Tornerà in Italia il frammento di lastra in terracotta ribattezzato “Il viaggiatore etrusco”. L’opera è stata datata tra la fine del VI e l’inizio del V secolo a.C. e realizzata nel centro etrusco di Cerveteri. È stata acquistata, presso la casa d’aste Christie’s di New York, grazie alla collaborazione tra la Fondazione Luigi Rovati e la Soprintendenza archeologia di Viterbo e dell’Etruria meridionale, per essere ceduta al ministero della Cultura.

La lastra è alta circa 28,6 centimetri e raffigura un giovane ragazzo che indossa un cappello e un bastone, motivo per il quale il frammento è stato ribattezzato “Il viaggiatore etrusco”. Raffigurato di profilo sinistro, indossa un cappello a tese larghe che incornicia dei folti riccioli rossi e tiene in mano un bastone ricurvo. La casa d’aste Christie’s riporta, citando il lavoro della studiosa Sybille Haynes, che “nella pittura murale etrusca un bastone ricurvo è rappresentato solo raramente, ma si trova con frequenza nella pittura vascolare greca, dove caratterizza i funzionari incaricati dell’educazione fisica e della supervisione degli atleti”.

È previsto un intervento di restauro, che permetterà poi al viaggiatore di poter essere fruibile al pubblico. Sono già previste una serie di iniziative, tra Roma, Venezia e Milano, organizzate da Soprintendenza di Viterbo e Fondazione Rovati.


Viterbo - Margherita Eichberg

Margherita Eichberg


“È con grande soddisfazione che annunciamo finalmente il rientro in Italia di un nuovo frammento di lastra etrusca dipinta – ha annunciato la soprintendente Margherita Eichberg -, così come la sua riacquisizione al patrimonio dello stato italiano, grazie all’intervento spontaneo della Fondazione Rovati. Di recente, la Soprintendenza ha dedicato una intensa attività di tutela, ricerca e valorizzazione a questa rara categoria di reperti, prodotti a Cerveteri tra VI e V secolo a.C.”.

“Siamo orgogliosi di aver concluso con gli strumenti a nostra disposizione un’operazione a vantaggio della comunità, per supportare l’azione di tutela del ministero – ha spiegatoLucio Rovati, presidente della Fondazione -. Ci auguriamo davvero che questo possa essere un ulteriore passo per una proficua e duratura collaborazione con il Mic, soprattutto in vista della prossima apertura del museo etrusco di Milano”.

Alessio Bernabucci


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