Un operaio
Viterbo – 1490 denunce d’infortunio sul lavoro da gennaio a settembre 2021. 285 in più rispetto all’anno scorso, per un incremento in percentuale che sfiora il 20%. Gli ultimi dati dell’Inail relativi agli infortuni lavorativi nella provincia di Viterbo confermano il trend di crescita già evidenziato nei mesi passati e il segretario provinciale della Cisl Fortunato Mannino rilancia l’appello: “Serve aumentare i controlli, o sarà sempre peggio”.
In crescita, seppur decisamente più contenuta, anche i dati relativi alle denunce di malattie professionali. Da gennaio al 30 settembre 2020 erano state 176, alla stessa data di quest’anno il numero è salito a 181.
Il 2021 è avanti nelle classifiche degli infortuni anche per quanto riguarda gli incidenti con esito mortale, anche se negli ultimi mesi il dato è rimasto invariato. Finora sono 4 le persone che quest’anno hanno perso la vita sul lavoro nella Tuscia, l’ultima delle quali a marzo. Nel 2020 erano state 3.
Relativamente agli incidenti mortali interviene anche l’osservatorio Vega, che presenta un’analisi sul rapporto tra i decessi sul lavoro e il totale degli occupati. Con un indice d’incidenza di 35,3 vittime ogni milione di occupati, la provincia di Viterbo si colloca al 43esimo posto nella classifica nazionale comandata da Campobasso, con un’incidenza di 133,2.
Tra gli infortuni sul lavoro nel biennio 2020-2021 vengono registrati 153 casi di denunce per soggetti minorenni. L’Inail, infatti, tutela anche gli studenti delle scuole, in particolare per le attività sportive, tecnico-pratiche e di laboratorio svolte all’interno degli istituti.
Fortunato Mannino
A commentare i dati dell’Inail per Viterbo è il segretario provinciale della Cisl, Fortunato Mannino. “Non mi meraviglia che gli incidenti sul lavoro siano in crescita – è il suo giudizio amaro -. Con la ripresa post-Covid, molti hanno ricominciato l’attività senza prestare la giusta attenzione alla sicurezza. Noi da tempo stiamo cercando di sensibilizzare tutte le parti in causa su questo aspetto: siamo convinti che l’unica soluzione possibile sia aumentare il personale che si occupa dei controlli e potenziare la formazione sulla sicurezza”.
“È chiaro che, soprattutto con la crisi che stiamo vivendo, rispettare tutte le norme per le aziende può sembrare un orpello – aggiunge Mannino – e oggi tanti lavoratori, nei settori più disparati, sono costretti ad accettare condizioni terribili per paura di perdere il posto. Ma bisogna capire che un infortunio sul lavoro è un danno sociale ed economico per tutti: per le famiglie dei lavoratori colpiti, per l’azienda stessa, che perde una risorsa, e per l’intera collettività, visto che le spese per le cure mediche sono a carico dei cittadini. Si può risparmiare su altre voci, ma spendere sulla sicurezza è sempre un vantaggio”.
In definitiva, il segretario della Cisl ribadisce la necessità di potenziare i controlli: “E’ lo strumento più efficace per disincentivare le pratiche nocive per la sicurezza. Ci sarà sempre chi non rispetterà le regole, ma lo Stato deve far vedere di essere presente e attento per limitare al massimo certi fenomeni”.
Alessandro Castellani