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Bocciati eccellenti e i più votati, Orietta Celeste è miss preferenze

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Viterbo – Elezioni comunali nella Tuscia, c’è chi ha vinto e c’è chi ha perso. La dura legge delle urne non risparmia nessuno. Candidati amministratori alle prime esperienze, ma anche politici navigati.

A tutti può capitare che i consensi si rivelino sotto le aspettative o magari anche in linea, ma non sufficienti, vuoi per la sconfitta della lista in cui si correva.

Il voto del 3 e 4 ottobre ha lasciato sul campo nomi eccellenti nei 19 comuni che hanno rinnovato le rispettive amministrazioni e in attesa che il ventesimo, Corchiano, vada al ballottaggio.

A Canino, Lina Novelli non ce l’ha fatta a riconfermarsi, arrivando terza. Circa trecento i voti di scarto rispetto al neosindaco Giuseppe Cesetti.

A Fabrica di Roma, il passaggio di padre in figlio, da Mario a Enrico Scarnati, si è fermato. Inchiodato a quel 33,71% ottenuto dalla lista. Parecchio indietro, se paragonato al nuovo sindaco Giuseppe Cesetti, con quasi il 53%.


Enrico Scarnati

Enrico Scarnati


Deludente anche la performance del senatore Lega Umberto Fusco a Vitorchiano, col 24,04%. Si sfidava con un primo cittadino uscente che partiva con tutti i pronostici a favore, ma una percentuale così modesta ha fatto innescare qualche dubbio nel centrodestra: tutti, ma proprio tutti gli alleati hanno fatto campagna elettorale per Fusco? La domanda resta, anche perché la risposta ormai serve a poco. Fuori tempo massimo.

La sconfitta a Montefiascone di Andrea Danti lascia fuori dal palazzo comunale nomi di un certo peso, che altrimenti, in virtù dei consiglieri spettanti alla maggioranza sarebbero entrati. A cominciare da Massimo Paolini. Sindaco uscente caduto anzitempo, per colpa di uno sgambetto politico. Per lui sarebbe stata una sorta di rivincita, ma nonostante le 428 preferenze, non è riuscito a raggiungere il traguardo e rimane fuori dal consiglio.


Fabio Notazio

Fabio Notazio


Così come non ce l’ha fatta un nome di peso nella politica sul colle falisco, Sandro Leonardi e non è decollata nemmeno la candidatura di Fabio Notazio, ex assessore comunale.

Danti, tuttavia una consolazione ce l’ha. Giulia De Santis è sua nipote. La carica di sindaco in qualche modo resta in famiglia.

Di ex assessori, che complici la sconfitta della propria lista non sono riusciti a rientrare, ce ne sono diversi. A Orte, Claudia Paolessi, in giunta con Giuliani, si era candidata con Fraticelli. Così come Valeria D’Ubaldo, in giunta negli ultimi mesi sempre con Giuliani, cui non è riuscito il bis.

Non è andata bene nemmeno a un campione dello sport. Gianluca Guazzaroni, titolo mondiale nel karate e fratello del ct della nazionale, si era presentato sempre a Orte con Giuliani.


Orietta Celeste

Orietta Celeste


Tuttavia, a volte la politica riserva sorprese. Si può vincere pur perdendo. È il caso di Orietta Celeste, ex vicesindaca a Montefiascone, è risultata in assoluto la più votata tra i comuni al rinnovo. Per lei 794 preferenze.

Una consolazione per la sconfitta della lista di Danti in cui si presentava.


Vetralla - Giulio Zelli Menegali Iacobuzi

Giulio Zelli Menegali Iacobuzi


A Vetralla, invece Giulio Menegali Zelli Iacobuzi, in corsa con Sandrino Aquilani, lo hanno scelto in 864.

In una tornata elettorale avara di donne sindaco, soltanto due quelle elette, diverse hanno ottenuto un bottino in termini di consensi di tutto rispetto.

Andreina Pasquali a Caprarola arriva a 711 preferenze, con Borgna nominato sindaco e a Canino Emanuela Bartolini e a quota 421, anche lei eletta in maggioranza con Cesetti primo cittadino.

Giuseppe Ferlicca


 –  I risultati comune per comune e le preferenze ai consiglieri – L’affluenza comune per comune


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