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Suicidio in carcere di Hassan Sharaf, tutto rinviato al 2024

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Hassan Sharaf

Hassan Sharaf

Viterbo – Caso di Hassan Sharaf, rinviata di tre anni ogni decisione sul ricorso contro l’archiviazione presentato da famiglia e ambasciata egiziana.

Hassan Sharaf, 21enne egiziano, si è suicidato nel carcere di Viterbo di Mammagialla. Il giudice prenderà in esame l’opposizione all’archiviazione, presentata dai familiari, dall’ambasciata egiziana e da una associazione per i diritti umani fra tre anni nel 2024.

Il caso risale già a tre anni fa.

Il 30 luglio 2018, infatti, Hassan è morto dopo un a settimana di agonia nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Belcolle. Si era impiccato con le lenzuola nella sua cella in isolamento in cui era stato rinchiuso. Il giovane egiziano era detenuto nel carcere di Viterbo per un cumulo di pene per piccoli reati.

Istigazione al suicidio fu l’ipotesi di reato con cui la procura di Viterbo aprì un fascicolo d’indagine sulla morte di Hassan Sharaf. Il 21enne egiziano si è tolto la vita a poche settimane dalla libertà. Perché da Mammagialla, dove era arrivato da un carcere della capitale a luglio del 2019, sarebbe uscito il 9 settembre del 2018.

Il 23 luglio 2018 è stato trovato impiccato alle sbarre della finestra della cella d’isolamento dove era appena stato trasferito, per scontare una sanzione disciplinare per un fatto risalente al marzo precedente. Appena arrivato in sezione, tempo due ore e Hassan si impiccò.

Il fascicolo d’indagine fu aperto per istigazione al suicidio, ma è contro ignoti.

Il caso divenne di livello internazionale e fini sulle pagine dei principali organi d’informazione egiziani. Il ministro degli Affari esteri, dal Cairo, fece sapere di essere “in contatto con le autorità italiane” da quando Hassan era finito in ospedale, dove morì in seguito a complicazioni  derivanti dal tentativo di suicidio. Il ministro Sameh Shoukry chiese “l’apertura di un’inchiesta e di entrare in possesso dei referti medici di Sharaf”. Oltre ad aver “inviato a Viterbo una delegazione dell’ambasciata egiziana a Roma”. Per un “incontro urgente” tra il console Sherif Elgammal, il procuratore capo di Viterbo, l’amministrazione del carcere di Mammagialla e i vertici dell’ospedale di Belcolle.

Ora, dopo la decisione di rinviare la decisione sul ricorso all’archiviazione al 2024, il caso è ricomparso sulla stampa nazionale italiana.


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