Dino Primieri
Orte – (a.c.) – Dino Primieri è pronto per il suo terzo mandato da sindaco di Orte. Dopo aver guidato alla vittoria la lista Uniamo Orte (formata da Pd, Idee chiare e Ortecivica 2026) con buon margine su Orizzonte comune di Angelo Giuliani e ancor di più su Noi con Orte futura di Giuseppe Fraticelli, il veterano della politica locale torna a capo di palazzo Nuzzi dopo sette anni.
Un successo che è apparso chiaro fin dai primi minuti dello spoglio, a dispetto dei pronostici di una guerra all’ultimo voto con Giuliani e Fraticelli. Si aspettava questo risultato?
“L’aria nei giorni precedenti al voto era buona, andando in giro sentivamo la positività della gente. Però non si può mai dire, anche perché la campagna elettorale stavolta è stata molto strana: le persone hanno dimostrato un certo disinteresse e lo testimonia il forte astensionismo dalle urne. Una cosa insolita soprattutto per i piccoli comuni, dove la partecipazione è sempre alta”.
Come va interpretato quest’astensionismo, che a Orte è stato di oltre il 30%?
“Come una chiara disaffezione alla politica da parte dei cittadini. Ed è un problema che si è manifestato su tutto il territorio nazionale, non solo a Orte. Questa è una cosa grave, perché i cittadini alla fine hanno e avranno sempre bisogno delle istituzioni”.
Sotto questo punto di vista ha notato differenze rispetto a quando si candidò a sindaco per la prima volta, nel 1999?
“Sicuramente in passato si percepiva più voglia di partecipare e di spendersi in prima persona per la città rispetto a oggi. Ma credo che stavolta anche la pandemia di Covid sia stata un fattore, perché tutti siamo stati bloccati, attenti a non creare situazioni potenzialmente pericolose, e questo ha reso più difficile avvicinarsi alla gente”.
Che situazione si aspetta di trovare in comune?
“Sono già passato a salutare il personale degli uffici comunali e il commissario prefettizio. Ho visto che c’è tantissimo lavoro da fare: sono venuto via dal primo incontro col mal di testa per tutte le situazioni su cui bisogna intervenire. Però per certi versi me l’aspettavo, anche se magari non così tanto”.
La prima cosa che farete?
“Ho parlato con la ragioneria per studiare il bilancio in relazione agli interventi dei primi 100 giorni di governo che avevamo presentato in campagna elettorale. Una delle priorità assolute è la manutenzione di giardini, aree verdi e strade, anche in considerazione dell’arrivo della stagione delle piogge”.
Ha già un’idea di come strutturare la sua giunta?
“L’idea ce l’abbiamo abbastanza chiara, entro un paio di giorni penso che saranno definiti tutti i ruoli. Stiamo lavorando per coinvolgere in maniera importante anche i consiglieri comunali”.
Che opposizione si aspetta da Giuliani e Fraticelli?
“Mi auguro che si comportino in maniera corretta. Vorrei un’opposizione che si faccia sentire per dare un contributo, perché non ho la presunzione di dire che faremo tutto in maniera perfetta, e che non prenda posizione a prescindere”.
