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“Guarito dal Coronavirus e con la prima dose di vaccino non riesco ad avere il green pass”

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Civita Castellana – Riceviamo e pubblichiamo il racconto di Mirko Rattini inviato sotto forma di articolo – A Civita Castellana un consulente del lavoro, Mirko Rattini si è rivolto al suo avvocato perché, guarito dal coronavirus e con una dose di vaccino, non riesce ad avere il green pass.


Green pass

Green pass


“In data 26/11/2020 ho effettuato un tampone molecolare per la verifica dell’infezione da Covid-19 – afferma – lo stesso poi risultava positivo con referto emesso in data 28/11/2020 dalla Asl di Viterbo. Da tale data rimanevo in isolamento domiciliare obbligatorio fino al 18/12/2020, quando – secondo la normativa di riferimento – il mio medico di base mi rilasciava regolare certificato di fine isolamento”. E fin qui nessun problema.

Anzi: nonostante l’avvenuta guarigione, il libero professionista ha deciso di effettuare il vaccino. Le Faq riguardanti la Certificazione verde riportano che “a partire dal 20 luglio 2021 la Piattaforma nazionale-Dgc produrrà le Certificazioni verdi Covid-19 per vaccinazione anche per coloro che si sono ammalati e poi hanno fatto il vaccino entro un anno dalla malattia”.

E questa è la situazione di riferimento: Mirko è guarito dal covid il 18 dicembre del 2020 e ha ricevuto la prima dose di vaccino il 3 giugno 2021.
“In data In data 23/06/2021 – scrive l’uomo – ho ricevuto l’authcode, il quale riportava una validità del green pass fino alla seconda dose del vaccino prevista per il giorno 08/07/2021 e la dicitura dosi 1di 2.

In data 01/07/2021, tuttavia, sulla base delle ultime informazioni fornitemi dalla dottoressa del centro vaccinale, mia moglie ha provveduto a comunicare al numero verde del centro vaccinale la volontà di annullare la seconda dose per me e per mio figlio, il quale si trovava nella mia identica situazione.

Nonostante tale processo abbia seguito lo stesso iter per me e mio figlio, tuttavia, a lui a distanza di qualche giorno è arrivato il green pass aggiornato con una sola dose di vaccino e la data di validità dello stesso aggiornata rispetto a quello rilasciato in precedenza , mentre a me non è arrivato nulla”.

È qui che Mirko ha iniziato a preoccuparsi e a cercare di risolvere il problema. Dapprima, infatti, si è recato in farmacia: “Ho cercato di farmi scaricare il green pass lì – dice – poiché credevo che per il tramite di canali direttamente collegati ai portali ufficiali si riuscisse a risolvere il problema”.

“Il 13 agosto – continua il racconto – un operatore del centro vaccinale affermava che, secondo loro, era tutto a posto e mi invitata a scaricare la certificazione sul sito del governo, consigliandomi di avvertire il ministero dell’anomalia. Dal ministero, però, mi dicevano che il problema dell’aggiornamento dei dati non dipendeva da loro”.

In data 22/09/202, avendo effettuato una prenotazione per la partecipazione ad un convegno in presenza utile all’adempimento dell’obbligo professionale per la formazione continua obbligatoria, Mirko ha chiamato nuovamente il numero verde del centro vaccinale e l’operatrice di quel giorno gli ha riferito una nuova versione della situazione, sostenendo che avrebbero dovuto ripristinare la prima dose di vaccino (eliminata per errore dal sistema) e che avrebbe dovuto aspettare e richiamare per verificare che la situazione fosse stata sistemata.

“Sempre in data 22/09/2021 – dice – per poter partecipare al convegno prenotato mi sono dovuto sottoporre a un tampone a pagamento per il rilascio di un green pass di 48 ore. Contestualmente il mio medico, consapevole della mia gravissima situazione di vessazione da parte della pubblica amministrazione ed istituzioni, mi scaricava un certificato di avvenuta guarigione dalla piattaforma telematica del ministero della salute e mi consigliava di spedire tale documento e il certificato vaccinale a me rilasciato in data 03/06/201 unitamente alla mia tessera sanitaria alla mail della Asl.

Ad oggi 28/09/2021 non ho ancora nessuna notizia né indicazione sul da farsi per risolvere tale situazione, che è ormai divenuta insostenibile e che mi impedisce di vivere normalmente sia la mia vita privata che professionale, privandomi delle mie sacrosante libertà di onesto cittadino”.

Mirko Rattini


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