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“Il Lazio pride fa bene alla città e alla scuola…”

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Viterbo – “La Uil scuola di Viterbo dà tutta la sua adesione e tutto il suo sostegno alla candidatura di Viterbo al Lazio pride del 2022. Il Lazio pride fa bene alla città e fa bene alla scuola”. La segretaria provinciale del sindacato della scuola Silvia Somigli prende posizione, dalla parte di chi ha chiesto di portare la manifestazione regionale per i diritti Lgbt+ nel capoluogo della Tuscia. Un comitato con più di 20 sigle. Dentro anche i sindacati Cgil, Cisl e Uil, l’Arci, la Rete degli studenti medi, l’Altro circolo e diverse altre realtà associative del territorio.


La segretaria della Uil scuola-Rua Silvia Somigli

La segretaria della Uil scuola Silvia Somigli


Il 30 settembre sono state presentate le candidature. Assieme a Viterbo, ci sono anche quelle di Ceccano e Albano Laziale. Tuttavia la Tuscia è l’unica provincia dove la manifestazione non s’è mai tenuta. Le prime due si sono svolte a Latina, poi Frosinone, Ostia e infine Rieti.


Viterbo - lgbtqia+ - Il sit in per l'approvazione della legge Zan

Viterbo – lgbtqia+ – Il sit in per l’approvazione della legge Zan


“E’ un fatto di civiltà – ha detto Somigli -. E al tempo stesso un’opportunità per avviare un dibattito e un confronto all’interno degli istituti superiori viterbesi sulle tematiche Lgbt+. Infine, una necessità. Non si può pensare a una città turistica senza prima averla immaginata come città multietnica e multiculturale. Il Lazio pride è l’occasione giusta”.


Viterbo - lgbtqia+ - Il sit in per l'approvazione della legge Zan

Viterbo – lgbtqia+ – Il sit in per l’approvazione della legge Zan


“Gli istituti superiori – prosegue Somigli – devono aprirsi alle tematiche della comunità Lgbt+ e farle proprie, affrontando direttamente sui banchi di scuola questioni come quelle sollevate da Giancarlo Mazza dell’Altro circolo. Figlie e figli che vengono cacciati dai genitori perché lesbiche o gay. Oppure la necessità di sviluppare servizi e percorsi per accompagnare la transizione. E non sitiamo parlando della scuola del futuro – conclude la segretaria della Uil scuola Viterbo -, ma del presente. Il Lazio pride fa bene alla città e fa bene alla scuola”.

Daniele Camilli


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