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Oltre 82mila elettori chiamati alle urne in 20 comuni

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Viterbo – Venti comuni al voto nella Tuscia. Urne aperte domenica 3 ottobre, come nel resto d’Italia, dalle 7 e fino alle 23 e poi dalle 7 alle 15 di lunedì 4 ottobre. Il turno di ballottaggio, in programma il 17 e il 18 ottobre, non interessa le amministrazioni locali viterbesi, in quanto nessuna di quelle chiamate al rinnovo ha una popolazione superiore ai 15mila abitanti.

Elezioni - Un seggio elettorale

Oltre 82mila elettori al voto nella Tuscia
Sono 82.725 gli elettori viterbesi, su una popolazione pari a 102.930, secondo i dati del ministero dell’Interno aggiornati al 15 settembre. Fra i venti, il comune più grande è Vetralla, con 13.507 abitanti, pari a 11.090 elettori, seguito da Montefiascone, con una popolazione di 13.388 e 11.012 elettori. Terzo è Orte, con rispettivamente 8665 abitanti e 6726 persone chiamate alle urne. La realtà più piccola è invece Proceno, con i suoi 605 abitanti e 466 votanti, preceduta da Arlena di Castro (886 residenti e 643 elettori). In tutto, apriranno 92 sezioni, con Montefiascone come centro dove ne sono dislocate in maggiore quantità: 14, mentre a Vetralla 11. Nel Lazio, consistente il numero degli elettori, in totale 2 milioni 997mila 284, su una popolazione di 3 milioni 371mila 188 abitanti, sparsi su 106 comuni. Un numero cui pesa, ovviamente, Roma capitale, col suo esercito di votanti: due milioni 351mila 871.

Più di cinquanta aspiranti sindaci in venti comuni
Nei venti comuni che nella Tuscia rinnovano le rispettive amministrazioni, sono 52 i candidati sindaco. Si va da un massimo di quattro, come a Fabrica di Roma, a un minimo di uno. È quanto accade a Faleria, dove un solo pretendente in gara ha già vinto, ma solo virtualmente. Perché sarà necessario che almeno il 40% degli elettori vada alle urne e la metà almeno di questi si esprima in suo favore e ovviamente.

Lista, sindaco e candidati consiglieri: si vota così
Per esprimere la propria preferenza, si può tracciare un segno di voto sul contrassegno di lista, oppure sul nome del candidato sindaco. È possibile tracciare tutti e due, simbolo e nome. In ogni caso il voto è valido, sia alla lista sia al candidato singolo collegato. La preferenza al candidato alla carica di consigliere si può esprimere scrivendolo nelle righe apposite o sotto il contrassegno di lista, anche senza averlo sbarrato. Il voto sarà comunque assegnato anche alla lista e al sindaco. Attenzione al numero di preferenze ai consiglieri: nei comuni con popolazione da 5mila a 15mila abitanti, si possono esprimere non più di due e devono riguardare candidati di sesso diverso, altrimenti la seconda è annullata. Fino a cinquemila abitanti, invece, può essere effettuata una scelta soltanto. Le preferenze si possono manifestare solo a candidati che fanno parte della lista votata.

Elezioni al tempo del Covid
Hanno, ovviamente possibilità d’esercitare il proprio diritto al voto anche elettori positivi al Covid 19 o che siano in isolamento fiduciario o quarantena nella propria abitazione. È possibile attraverso il seggio speciale per la raccolta del voto a domicilio, purché facciano pervenire tra il decimo e il quinto giorno prima del voto, dichiarazione attestante la volontà di esprimere il voto presso il proprio domicilio, compreso l’indirizzo, oltre a un certificato rilasciato dal funzionario medico Asl, non precedente al 14esimo giorno prima delle consultazioni.

Al seggio con la mascherina
Per accedere ai seggi elettorali è obbligatorio l’uso della mascherina da parte degli elettori e di chiunque acceda nei locali, come rappresentanti di lista. Vanno igienizzate la mani all’ingresso e dopo essersi identificato, prima di prendere scheda e matita. 

I venti comuni al voto nella Tuscia
Sono venti le amministrazioni comunali al rinnovo nella Tuscia. Si tratta di Acquapendente, Arlena di Castro, Bassano Romano, Canino, Caprarola, Carbognano, Corchiano, Fabrica di Roma, Faleria, Gallese, Lubriano, Marta, Montefiascone, Oriolo Romano, Orte, Proceno, Soriano nel Cimino, Vasanello, Vetralla, Vitorchiano. Di questi, due ci arrivano con un commissario, essendo caduti prima della scadenza, si tratta di Montefiascone e Orte, che comunque vanno al rinnovo alla loro naturale scadenza. 

Giuseppe Ferlicca


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