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“Pensavano di annientarci, invece siamo il gruppo politico più forte”

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Orte – (a.c.) – “Il centrodestra e il centrosinistra avevano un disegno comune di eliminarci dalla scena, invece non solo abbiamo resistito, ma siamo anche diventati il gruppo politico più forte della città”. Dopo aver conteso la vittoria a Dino Primieri e aver battuto l’avversario nel centrodestra Giuseppe Fraticelli, l’ex sindaco Angelo Giuliani, leader di Orizzonte comune, commenta l’esito delle elezioni amministrative di Orte e si dice pronto alla battaglia dai banchi dell’opposizione.


Angelo Giuliani

Angelo Giuliani


Giuliani, secondo alcuni il suo risultato elettorale è oltre ogni aspettativa. Lei è d’accordo con quest’analisi o puntava davvero a vincere?
“C’è mancato poco per vincere e quindi il rammarico c’è, ma la considerazione di queste elezioni per noi rimane estremamente positiva. Nonostante i tradimenti, le defezioni e i voltafaccia, abbiamo ottenuto circa 1400 voti, abbiamo espresso il candidato consigliere più votato (Daniele Proietti con 391 preferenze ndr) e siamo diventati il gruppo politico più forte di Orte. Abbiamo sconfitto da soli il centrodestra unito e per un pugno di voti non abbiamo battuto Dino Primieri e il Pd, che si sono dovuti mettere insieme per vincere. Non abbiamo confermato la vittoria, ma abbiamo confermato la nostra forza”.

Quindi si riparte dall’opposizione?
“Assolutamente sì. Ma più che altro ripartiamo dalla tanta gente che si sta avvicinando a noi e non solo per un profilo locale. Siamo determinati a far pesare la nostra realtà a tutti i livelli”.

Col senno di poi, non sarebbe stato meglio cercare un accordo con la lista di Fraticelli e compattare il centrodestra per andare a vincere?
“Sicuramente la presenza della lista di Fraticelli ci ha penalizzato, ma questa cosa è stata fatta ad arte nel tentativo di eliminarci dalla scena politica ortana. Un tentativo che condividevano sia la destra che la sinistra. Gli è andata male: siamo più forti di loro e andiamo avanti convinti delle nostre idee”.

Oltre il 30% degli aventi diritto si è astenuto dal voto. Che elettorato è quello che ha disertato i seggi?
“Il trend dell’astensionismo è un grave problema per la democrazia in tutta Italia. Credo però che in quest’occasione un ruolo importante l’abbia recitato la pandemia, che ha fatto perdere i riferimenti alle persone. Inoltre a Orte hanno influito i 6 mesi di commissariamento: quando una città viene abbandonata a sé stessa, è difficile ricostruire il rapporto con la politica. Sta di fatto che Dino Primieri ha vinto le elezioni col 23% dei voti dell’elettorato totale: un dato che impone delle riflessioni a tutti noi”.

Come sarà la vostra opposizione?
“Lotteremo affinché tante belle cose che abbiamo proposto vengano realizzate. Se la nuova maggioranza seguirà i percorsi di sviluppo di Orte che avevamo iniziato nel nostro mandato, non avremo preclusioni a collaborare. Se invece intendono interrompere quanto di buono era stato avviato, allora ci opporremo con tutte le forze. Abbiamo già fatto opposizione in passato e non ci spaventa rifarla”.


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