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“Serve un patto di comunità contro la povertà e gli sprechi alimentari”

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Viterbo – “Serve un patto di comunità contro la povertà. Un patto di comunità che rafforzi il rapporto tra enti pubblici e associazioni. Con una cabina di regia contro gli sprechi alimentari”. A chiederlo e Claudio Rossetti di Viterbo con Amore. E lo fa a nome dell’associazione che questa settimana sta festeggiando i suoi venti anni di attività al servizio della solidarietà. Con progetti, partecipazioni a iniziative e soprattutto con l’Emporio solidale nel quartiere di santa Barbara, assieme alla Caritas diocesana.


Viterbo - Daniela Donetti e Antonella Sberna

Viterbo – Daniela Donetti e Antonella Sberna


Vent’anni raccontati con una mostra del fotografo Roberto Bellucci e una serie di incontri e convegni nella chiesa degli Almadiani in piazza dei caduti a Viterbo. L’altro giorno, l’incontro con le assessore alle politiche sociali della regione Lazio e del comune di Viterbo, rispettivamente Alessandra Troncarelli e Antonella Sberna, e la direttrice della Asl, Daniela Donetti. Con loro anche il presidente di Viterbo con Amore, Domenico Arruzzolo, e Chiara De Carolis della Casa dei diritti sociali delle Tuscia. A moderare l’incontro, il direttore della Caritas Luca Zoncheddu.

“I nuovi poveri che tra il 2020 e il 2021 si sono rivolti a un centro di ascolto Caritas per la prima volta sono passati dal 31% al 45% – ha detto subito Zoncheddu -. Il 52% sono famiglie italiane. Questo è un dato nazionale”.


Viterbo - Claudio Rossetti

Viterbo – Claudio Rossetti


“Per contrastare la povertà – ha proseguito – non serve l’elemosina, ma la condivisione. Serve rigenerare i legami, lavorare sui processi, accompagnare le persone e accrescere le competenze relazionali. Camminare con i poveri, rimettendo al centro l’ascolto. Guardare all’imprevisto come a un’opportunità per creare nuovi legami. Occorre abitare la relazione ed educare con la bellezza”.

Un patto di comunità che Viterbo con Amore propone alle istituzioni. A descriverne i punti è lo stesso Rossetti.

“Va prima costruito un archivio dei soggetti attivi – spiega Rossetti – in particolare le associazioni che operano nel campo della povertà con i loro ambiti e le loro peculiarità. Bisogna poi dar vita a un archivio unico dei nuclei familiari che vivono il disagio economico, nel rispetto della privacy. Va predisposto anche un software adeguato alle esigenze comuni. Questo database non va inteso come una forma di ghettizzazione della povertà, ma solamente un modo per avere un quadro completo delle situazioni di disagio e un’analisi delle varie forme dello stesso. In questo modo si potranno programmare al meglio gli interventi, rendendoli più equi e mirati”. 


Viterbo - Luca Zoncheddu

Viterbo – Luca Zoncheddu


“Un altro importante ambito è quello dello spreco alimentare – ha detto Rossetti -. Bisogna intensificare l’attività in tal senso coinvolgendo tutte le realtà interessate, tra cui l’università della Tuscia, con l’obiettivo di sviluppare una strategia comune. Viterbo con Amore propone di mettere in piedi una cabina di regia, tra terzo settore e amministrazione comunale, con politiche comuni di raccolta degli sprechi e di coordinamento dello stoccaggio e della ridistribuzione degli sprechi alimentari. Per lo stoccaggio e la redistribuzione della merce si potrebbe utilizzare anche il capannone della Caritas alla Quercia. Infine i bambini. L’Emporio da due anni ha alcune convenzioni con numerose società sportive e circa 40 bambini quest’inverno faranno di nuovo sport, gratis e con regolarità. Tuttavia, anche in quest’ambito si può fare di più. Unendo le forze del terzo settore con quelle delle istituzioni comunali”.


Viterbo - Alessandra Troncarelli

Viterbo – Alessandra Troncarelli


A rispondere Sberna e Troncarelli. La prima ha confermato “l’importanza di avere un database delle famiglie in difficoltà gestito dal comune”. Troncarelli ha parlato infine di “casa del welfare, un luogo – ha concluso l’assessora regionale – dove le associazioni si possono ritrovare per programmare e promuovere le iniziative”.

Daniele Camilli


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