Tel Aviv – Tragedia del Mottarone, il piccolo Eitan deve tornare in Italia. È quanto stabilito, come riferisce Repubblica, dal giudice del tribunale israeliano di Tel Aviv, chiamato a decidere sull’affido dell’unico sopravvissuto della strage della funivia, costata la vita a 14 persone.
Amit Biran, Tal Peleg e i due figli Eitan e Tom
La sentenza è stata emessa oggi, nel rispetto delle tempistiche stabilite dalla Convenzione dell’Aia su minori sottratti.
Il piccolo Eitan lo scorso 11 settembre è stato prelevato dalla casa di Pavia, dove il bambino abitava con la zia paterna, ed è stato portato in Israele dal nonno Shmuel Peleg a bordo di un volo privato partito da Lugano. “Il nonno ha allontanato il bambino dal suo luogo di residenza abituale” ha scritto la giudice, stabilendo quindi che il piccolo torni in Italia sotto la tutela della zia paterna Aya Biran.
Ancora non è chiaro se il bambino dovrà fare rientro immediatamente, o se l’esecutività della sentenza verrà sospesa in vista del ricorso che con ogni probabilità verrà presentato al tribunale distrettuale di Tel Aviv dai legali di Shmuel Peleg.
“Siamo contenti per la decisione favorevole del Tribunale di Tel Aviv e del fatto che i principi e lo spirito della Convenzione dell’Aja abbiano trovato applicazione – ha spiegato tramite i propri legali la zia paterna di Eitan, Aya Biran -. Aspettiamo di capire quando sarà possibile il rientro del bimbo in Italia, lo sapremo forse in serata”.