Viterbo – (g.f.) – Treno soppresso, passeggeri a terra a Manziana. Il calvario di chi usa la tratta ferroviaria Viterbo – Cesano – Roma ieri mattina ha vissuto un altro, l’ennesimo disagio.
Arrivati alla stazione, come raccontano pendolari, sono dovuti scendere e passando sui binari privi di passerella, fatti attendere l’arrivo di un altro convoglio. Pare che qualcuno sia anche scivolato, visto il percorso non proprio agevole.
Passeggeri fermi alla stazione di Manziana
Disagio per il ritardo sopportato che si somma a quello per il freddo. Un servizio da incubo, così lo definiscono, per le continue difficoltà che i viaggiatori devono sopportare.
L’attesa, spiegano quelli fermi sulla banchina ad attendere, è durata 40 minuti.
Morale della favola, chi è partito dal capoluogo della Tuscia alle 6,15, con lo stesso tempo percorso sarebbe potuto arrivare quasi a Bologna.
Alessandro Corsi, pendolare che praticamente ogni giorno sale su quel treno per arrivare a Roma per lavoro, ha pensato a un modo utile d’impiegare il tempo. Annotarsi tutti i ritardi o gli inconvenienti nei vari viaggi.
L’elenco è lungo, nonostante sia parziale. I ritardi riportati vanno da pochi minuti, ad altri ben più consistenti.
Il 29 gennaio, 50 minuti di ritardo per un guasto, il 23 marzo arrivo a Bracciano alle 7,54 mezz’ora dopo il previsto, stesso ritardo segnalato il 24 aprile.
Il 22 ottobre, invece, come riporta Corsi, per un grosso animale sui binari, il ritardo è di 40 minuti. Fino a quello di venerdì mattina.