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Civita Castellana – Riceviamo e pubblichiamo – Nei giorni scorsi l’ufficio tributi comunale ha inviato a tutti i cittadini e alle imprese, titolari di un’autorizzazione di occupazione di suolo pubblico, il pagamento del nuovo canone unico patrimoniale previsto dal 2021.
Questo nuovo prelievo tributario è totalmente disciplinato dalle leggi statali, limitando fortemente l’autonomia regolamentare e tariffaria dei comuni. Motivo per il quale ho sentito il dovere di informare cittadini e imprese civitoniche sulla natura e il funzionamento di questo nuovo prelievo comunale.
Dal primo gennaio 2021 è entrato in vigore il cosiddetto canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria (nuovo canone unico). La nuova tassa accorpa tutte quelle precedenti mandandole in pensione e accentrandole in un’unica imposta.
Nella Legge 27 Dicembre 2019 n.160 (legge di Bilancio) risulta prevista l’istituzione e la disciplina del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria (canone unico), che riunisce in una sola forma di prelievo:
● le entrate relative all’occupazione di aree pubbliche;
● e la diffusione di messaggi pubblicitari.
In aggiunta all’interno della stessa legge è prevista l’istituzione del canone patrimoniale di concessione per l’occupazione nei mercati.
Potevano i comuni non deliberare questo nuovo canone unico? La risposta è no. A partire dal primo gennaio 2021 i comuni e le province sono stati chiamati a istituire il nuovo canone unico patrimoniale, previsto dall’articolo 1, commi 816 e seguenti della legge 160/2019 (legge nazionale).
A partire dal 2021, per effetto dell’art. 1, comma 816 della legge di bilancio 2020 (legge nazionale), il canone Unico Patrimoniale va a sostituire i seguenti tributi:
● (TOSAP) – tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche
● (COSAP) – canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche
● (ICPDPA) – imposta comunale sulla pubblicità e il diritto sulle pubbliche affissioni
● (CIMP) – canone per l’installazione dei mezzi pubblicitari
● e infine il canone di cui all’art. 27, commi 7e 8, del D. Lgs. 30 aprile 1992, n. 285 (codice della strada).
La graduazione delle tariffe è effettuata sulla scorta degli elementi di seguito indicati:
● classificazione delle strade;
● superficie del mezzo pubblicitario e modalità di diffusione del messaggio, distinguendo tra pubblicità effettuata in forma opaca e luminosa;
● durata della diffusione del messaggio pubblicitario;
● valore economico dell’area in relazione al sacrificio imposto alla collettività, anche in termini di impatto ambientale e di incidenza sull’arredo urbano e ai costi sostenuti dal comune per la salvaguardia dell’area stessa;
● infine, valore economico dell’area in relazione all’attività svolta dal titolare della concessione o autorizzazione e alle modalità di diffusione del messaggio pubblicitario.
Mentre in passato ciascun comune aveva la possibilità, nell’ambito della propria politica tributaria e tariffaria, di determinare le tariffe sia con riferimento alla COSAP che all’imposta sulla pubblicità, con il nuovo canone la legge n. 160/2019 (LEGGE FINANZIARIA 2020) ha stabilito la TARIFFA STANDARD ANNUA che i comuni devono applicare in base alla popolazione residente.
Nel caso del comune di Civita Castellana, avendo una popolazione compresa tra diecimila e trentamila abitanti, la tariffa standard annua è pari a euro 40,00, mentre la tariffa standard giornaliera è pari a euro 0,70. Quindi il comune deve almeno applicare la c.d. tariffa standard, salvo eventuali coefficienti di abbattimento. Il comune di Civita Castellana, proprio per andare incontro a cittadini e imprese, ha anche previsto dei coefficienti di abbattimento rispetto alla tariffa standard. Quindi, ad esempio, per chi è titolare di una autorizzazione di occupazione di suolo pubblico per un passo carrabile è stato previsto un abbattimento del 25% e quindi rispetto alla tariffa standard di euro 40,00 per ciascun metro lineare è chiamato a pagare euro 30,00 in zone della città di prima categoria ed euro 26,25 nelle zone della città di seconda categoria.
I cittadini di Civita Castellana pagano di più rispetto alle altre tasse? La risposta è si. Le vecchie tasse non esistono più in virtù di una legge nazionale ed è stata istituita una nuova tassa chiamata canone unico patrimoniale.
Le tasse che sostituisce il nuovo canone unico patrimoniale, sono tasse che per anni non hanno subito aumenti e questa sicuramente è stata una delle motivazioni a livello nazionale che ha portato all’introduzione della nuova tassa.
Il nuovo canone unico patrimoniale è una nuova tassa che ha sostituito le precedenti tasse (elencate sopra), imposta da una legge nazionale che i comuni dovevano deliberare, con tariffe imposte per legge, lasciando ai comuni la facoltà di aumentarle.
Il comma 817 della legge 160/2019 ha espressamente fatta salva la possibilità di modificare le tariffe di legge per i comuni applicando degli aumenti alla tariffa standard.
Il comune di Civita Castellana ha applicato la tariffa standard minima prevista per legge e imposta da una legge nazionale, prevedendo anche dei coefficienti di abbattimento.
La scelta di applicare la tariffa standard minima prevista per legge senza applicare ulteriori aumenti, è stata fatta proprio in virtù di non pesare troppo sulle tasche dei cittadini causa l’imposizione della legge nazionale.
Andrea Sebastiani
Assessore bilancio e tributi