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“Chiediamo perdono se non ci siamo accorti di niente…”

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Viterbo – “Chiediamo perdono se non ci siamo accorti di niente, assumendoci tutte le nostre responsabilità personali e comunitarie”. Così don Paolo Chico il sacerdote di Santa Maria del Soccorso a Cura di Vetralla dove sono stati celebrati i funerali del piccolo Matias Tomkow ucciso a 10 anni martedì scorso nella casa dove abitava. Il padre di Matias, Mirko Tomkow, è stato arrestato con l’accusa di omicidio.

“È l’amore che cambia il mondo – ha detto don Paolo -. Con l’amore non facciamo del male a nessuno. Il Vangelo è legge di libertà e fa del bene a tutti”.


Vetralla - I funerali di Matias Tomkow

Vetralla – I funerali di Matias Tomkow


Tantissime le persone fuori e dentro la chiesa. Un’intera comunità che ha voluto dare il suo addio a Matias. Con loro anche il sindaco di Vetralla Sandrino Aquilani, gli assessori e i consiglieri comunali, l’Arma dei carabinieri e il senatore Umberto Fusco. Fuori dalla chiesa, palloncini bianchi e gialli con i nomi degli amici e compagni di scuola di Matias, lanciati in cielo a fine messa.


Vetralla - I funerali di Matias Tomkow

Vetralla – I funerali di Matias Tomkow


“Dobbiamo contrastare il male – ha aggiunto don Paolo – con tutte le nostre forze, è la strada è il Vangelo. Solo chi segue il Vangelo avrà la vita eterna”. 



Matias è stato ucciso il 16 novembre dopo essere uscito dalla scuola elementare dove andava, a poca distanza da stradone Luzi dove abitava ed è stato ucciso. Il padre, che aveva il divieto di avvicinamento al figlio e alla moglie, è stato arrestato con l’accusa di omicidio.


Vetralla - I funerali di Matias Tomkow

Vetralla – I funerali di Matias Tomkow


“Non guardiamo dall’altra parte – ha sottolineato poi il sacerdote di Santa Maria del Soccorso -. Guardiamo la nostra famiglia, la società in cui viviamo, la scuola dove andiamo. E facciamo con amore, seguendo la via del Vangelo. È in tal senso dobbiamo trasformarci. Solo così potremo superare questa tragedia”.

Daniele Camilli


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