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“Dal progetto Mars500 importanti scoperte per la sopravvivenza degli astronauti nello spazio”

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Francesco Canganella

Francesco Canganella

Viterbo – Riceviamo e pubblichiamo – “Una maggior comprensione del ruolo e composizione della microflora salivare, così importante sia per l’igiene stessa del nostro corpo che per la sua interazione con il sistema gastrointestinale, può certamente avere riflessi sulla salute umana e sul trattamento di patologie a carico del sistema oro-fecale”. Così Francesco Canganella, professore ordinario al Dibaf di microbiologia agraria e ambientale dell’università della Tuscia e responsabile per l’Unitus del progetto Mars500, precisa i risultati raggiunti dalla sua équipe.

“Oltre a ciò – prosegue – è ovvio immaginare che questo tipo di indagini contribuirà senz’altro in un prossimo futuro, all’esplorazione umana dello spazio e alla sopravvivenza degli astronauti in condizioni di stress sia psicologico che nutrizionale”.

Il Dibaf, tramite il professor Canganella, vinse nel 2010 un bando dell’Agenzia spaziale europea per partecipare al programma Mars500 e il progetto proposto venne finanziato dall’Agenzia spaziale italiana. Si trattò della più lunga simulazione di viaggio marziano sinora mai effettuata, comprendente ben 150 esperimenti, due dei quali a carico dell’ateneo viterbese.

Lo scopo del lavoro, condotto dal gruppo di Canganella in collaborazione con Renato Fani dell’università di Firenze, è stato quello di ispezionare le dinamiche temporali del microbiota salivare, valutando l’effetto dei regimi dietetici e delle interazioni individuali quotidiane nell’ambito di un confinamento prolungato durante il quale i soggetti coinvolti condividevano spazi, dieta, ritmi di lavoro, tempo libero e modalità sonno-veglia. Tutto ciò utilizzando Mars500 come un esperimento a lungo termine unico nel suo genere e sinora mai più replicato.

Mars500 è stato il primo studio internazionale di una simulazione di viaggio e vita su Marte che realisticamente si è protratto per 500 giorni, essendo questo il tempo necessario per andare e tornare da Marte oltre a sostare per circa sei mesi sul pianeta rosso. Gestito operativamente dall’Agenzia spaziale europea e dall’Agenzia spaziale russa, è stato condotto nel 2010-2011, quando sei volontari maschi sono stati esattamente per 520 giorni all’interno di un ambiente confinato (sorta di base spaziale planetaria) costruita all’Istituto di problemi biomedici (Ibmp) di Mosca.

I dati della missione Mars500 sono stati studiati da vari punti di vista, inclusi comportamento, effetto del background culturale, prestazioni cognitive, ritmi circadiani, livelli ormonali, nonché microbiota ambientale, intestinale e salivare.

Ci sono voluti molti anni per elaborare i dati e metterli a confronto con quanto fatto dagli altri gruppi di ricerca internazionali. Una prima pubblicazione sui dati ottenuti dall’équipe del professor Francesco Canganella sul microbiota intestinale è stata pubblicata nel 2017, e a questa si è poi aggiunto di recente il lavoro sui risultati del microbiota salivare.

Entrambi i lavori sono stati pubblicati sulla rivista Microbiome.

Università della Tuscia


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