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“Come desideri che la Chiesa ti sia vicina e possa camminare accanto a te?”

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Gianrico Ruzza, vescovo di Civitavecchia-Tarquinia

Gianrico Ruzza, vescovo di Civitavecchia-Tarquinia


Tarquinia – Riceviamo e pubblichiamo – “Il dono prezioso di un tuo pensiero”. La lettera del vescovo Gianrico Ruzza sul cammino sinodale.

“Come desideri che la Chiesa ti sia vicina e possa camminare accanto a te?”, “Come vorresti partecipare in modo personale alla vita della Chiesa?”.

Sono le due domande a cui tutti, credenti e no, sono invitati a rispondere come “un dono” per “raccontare con sincerità e libertà” l’esperienza di ognuno con la comunità cristiana.

Le due proposte di dialogo sono alla base della lettera sul cammino sinodale che monsignor Gianrico Ruzza, vescovo della diocesi di Civitavecchia-Tarquinia e amministratore apostolico della diocesi di Porto-Santa Rufina, ha inviato alle due Chiese nella prima domenica di Avvento.

“Cara amica, caro amico, ti chiedo un istante del tuo tempo e un poco della tua attenzione: sono il tuo vescovo e ti scrivo a nome di Papa Francesco. Lo faccio per dirti che in questi mesi le nostre comunità, mosse dal grande desiderio di ascoltare le persone che vivono insieme a loro, stanno percorrendo un cammino sinodale e vorrebbero anche da te l’aiuto, semplice ma tanto prezioso, di un pensiero.

Che tu sia credente o non-credente, praticante o meno, non importa: sei invitato a farci dono della tua parola e a raccontare con sincerità e libertà la tua esperienza con la comunità cristiana, provando ad accogliere le due domande, che spero possano coinvolgerti: come desideri che la Chiesa ti sia vicina e possa camminare accanto a te? Come vorresti partecipare in modo personale alla vita della Chiesa?

Potrai dirci come la pensi in occasione degli incontri che si svolgeranno nel nostro territorio e dei quali sarà data ampia notizia sui mezzi di comunicazione e sui canali social, oppure scrivendoci attraverso le modalità che troverai nella sezione dedicata nel sito internet della diocesi. Spero che, insieme a te, tanti possano accogliere questo fraterno invito a ‘partecipare’ nel nome di Colui che ci ha insegnato l’Amore, il Signore”.

Curia vescovile


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