Viterbo – “In questo momento noi dobbiamo la nostra libertà a Draghi. E gliela dobbiamo perché ha saputo fare la scelta giusta al momento giusto. E in questo momento, solo Draghi può salvare l’Italia”. Roberto Napoletano racconta Mario Draghi, presidente del consiglio oggi, presidente della Bce prima d’essere chiamato dal Colle a palazzo Chigi. Chiamato a dirigere il paese nel momento più buio. Quello del Covid. Dall’emergenza del sistema fino alla necessità dell’analisi che ne consegue.
Viterbo – Pirati della bellezza – Roberto Napoletano e Carlo Galeotti
Pirati della bellezza. Proseguono gli appuntamenti del festival della parola e del pensiero ideato dal direttore di Tusciaweb Carlo Galeotti. Ieri sera all’auditorium di Unindustria a valle Faul Viterbo, il secondo incontro. Mario Draghi. Il ritorno del cavaliere bianco. Autore, Roberto Napoletano che è stato direttore del Sole 24 Ore (dal 2011 al 2017) e di tutte le testate del gruppo (Radio 24, l’agenzia di stampa Radiocor, l’informazione web e specializzata), così come direttore editoriale del gruppo multimediale 24 Ore. Dal 2006 al 2011 ha diretto inoltre il Messaggero. E, infine, dall’aprile del ’19 il Quotidiano del Sud – l’Altravoce dell’Italia.
Viterbo – Pirati della bellezza – Intervista a Roberto Napoletano
L’intervista è di Galeotti. In sala, il tutto esaurito, con gente in piedi sul balconcino che si affaccia sull’auditorium. Dove sono state messe le copie del libro di Napoletano. Tra queste, le prime quaranta del “Libro sospeso”. Un libro in regalo per i primi quaranta del pubblico. Offerti dal commissario del consorzio biblioteche Paolo Pelliccia, ieri sera anche lui tra gli ospiti. Un libro per invogliare a partecipare, a tornare faccia a faccia con la lettura e, grazie al festival, con l’autore.
Tra il pubblico ci sono anche sono Andrea Belli di Ance, Sergio Saggini di Unindustria, il sindaco Giovanni Arena, i rappresentanti delle forze dell’ordine tra cui il comandante della finanza Andrea Pecorari, la consigliera comunale Chiara Frontini e l’ex assessore alla cultura Antonio Delli Iaconi.
Viterbo – Pirati della bellezza – Intervista a Roberto Napoletano
“La bellezza – ha detto Saggini introducendo l’incontro – è il tema fondamentale che coniuga tutto il nostro patrimonio. Oggi fare l’imprenditore non significa più generare soltanto profitti ma far crescere il territorio. Una nuova visione imprenditoriale. Una responsabilità sociale di cui l’impresa è portatrice e parte integrante”.
“Proveniamo da un popolo, gli Etruschi, che ispirano il festival – ha sottolineato Galeotti – che andava a carpire la bellezza agli altri. Un popolo di Pirati affascinati dall’incanto. Dobbiamo tornare alla bellezza e a fare cose belle da vedere. Soprattutto oggi, dopo l’ondata di qualunquismo che c’è stata. L’idea del festival è anche quella di occupare uno spazio culturale che la pandemia ha svuotato. E lo facciamo tentando di immettere di nuovo ‘liquidità’ nel contesto sociale, come farebbe un imprenditore investendo sul territorio e la città. E la liquidità di un’impresa che fa cultura è soltanto una: i libri. Per questo regaliamo libri ai primi 40 partecipanti che arrivano. Per generare una nuova liquidità culturale. Invogliando la gente a partecipare”.
Viterbo – Pirati della bellezza – Intervista a Roberto Napoletano
Mario Draghi. Nel mezzo della serata di ieri all’auditorium Unindustria, le letture di Antonello Ricci di due testi di Draghi sull’Europa, la società aperta e la democrazia. Due testi del discorso fatto da Draghi quando gli fu conferito il premio De Gasperi. Una presenza affatto scontata, quella di Ricci. Ovvero, tutt’altro che marginale. La voce fuori dal coro verrebbe da dire. Invece è proprio quella del coro. Come a teatro. Con la stessa forma a semicerchio davanti a se. Una piccola Epidauro a valle Faul. Il coro che con la sua voce annuncia e richiama. Prima che il destino di ognuno si compia. Nella voce del coro, nell’antico teatro greco, la polvere di stelle e il fango della terra. La condizione dell’uomo.
“Draghi è come De Gasperi – ha detto Roberto Napoletano intervistato da Galeotti – perché Mario Draghi è uno statista come lo è stato De Gasperi. E Draghi è uno statista perché ha saputo fare la mossa politica giusta al momento giusto”.
Viterbo – Roberto Napoletano
Il momento è quello del Covid. “Il nostro nuovo e grande ’29”, ha detto Napoletano facendo riferimento alla grande crisi del secolo scorso che fece collassare le economie di tutto il mondo consolidando o finendo poi di portare al potere fascismi e nazismi d’ogni genere e tipo. Fino alla strage globale della seconda guerra mondiale. “Quando si ferma l’economia del mondo – ha proseguito Napoletano – finisce la stagione delle narrazioni”. Una crisi che hanno le proprie radici anche in un debito pubblico che Napoletano ha rappresentato, difficile dargli torto, “come la somma algebrica dei nostri vizi. Quello che dovevamo pagare in prima persona, lo abbiamo invece fatto pagare agli altri”.
Viterbo – Carlo Galeotti e Roberto Napoletano nella redazione di Tusciaweb
De Gasperi e Draghi. Il legame è tutt’altro che pindarico, ma ha invece un sottinteso importante. Come De Gasperi, Draghi ha il compito di portare fuori il paese dalla sua più grande crisi economica e sociale del nuovo secolo. Evitando che l’Italia precipiti in cose ben peggiori. E preservando, quanto meno cercando di farlo, quel che resta di una democrazia profondamente provata da periodi altrettanto duri vissuti dal dopoguerra a questa parti. Un paese tutt’altro che nuovo alle tragedie e ai morti.
Viterbo – Pirati della bellezza – Intervista a Roberto Napoletano – Antonello Ricci
“La nostra libertà è dovuta all’ostinazione di un grande statista – ha spiegato Napoletano – che ha fatto la mossa giusta al momento giusto permettendo all’economia di ripartire. In Germania sono tornati di nuovo in zona rossa. Noi no, e questo lo dobbiamo a Draghi che non è un tecnico. E’ innanzitutto uno statista. La missione, la ricostruzione del paese, l’intelligenza politica, gli obiettivi da raggiungere. Solo Draghi può far rinascere il paese”. Dal “Cigno nero” del 2017, sempre di Napoletano, in cui racconta gli anni della grande crisi di più di dieci anni fa, al “ritorno del Cavaliere bianco”. Sempre lo stesso. Mario Draghi, oggi, così come nel 2017, l’anno della pubblicazione del libro dell’ex direttore del Sole 24 ore precedente a quello presentato ieri sera a Viterbo. Allora il Cavaliere bianco vestiva i panni del direttore della Bce. Oggi, quelli del presidente del consiglio dei ministri, chiamato dal presidente della repubblica Mattarella a governare l’emergenza. In un paese che, quando nel 2018 votò per l’ultima volta, probabilmente nemmeno si immaginava esistesse la parola stessa “Covid”.
Viterbo – La dedica di Roberto Napoletano alla redazione di Tusciaweb
Draghi è anche però “la carta estrema – ha concluso Napoletano -. Il governo di unità nazionale si è potuto fare perché c’è Draghi. Draghi ha piena fiducia da parte degli altri paesi europei. Questa è una cosa che al tempo stesso inorgoglisce e spaventa. E spaventa perché se Draghi fallisse o si dovesse dimettere, allora l’Italia farebbe la stessa fine dell’Argentina”.
“Draghi – qui l’attenzione cade sui fondi del Pnrr che stanno per arrivare ovunque, 209 miliardi da spendere in tutto – da solo non può fare niente. Anzi, di suo ha fatto già tantissimo. Vaccini, credibilità, rispetto per gli italiani nel mondo. Adesso i soldi devono arrivare anche dai privati. Non si può fare affidamento solo sui fondi del Pnrr. E’ fondamentale tornare a fare investimenti privati. Draghi vince soltanto se vinciamo anche noi”.
Prima della presentazione del libro all’auditorium, Napoletano è passato alla casa editrice Galeotti editore. A fargli strada è Carlo Galeotti che lo ha portato anche in redazione che sta lì a due passi, al Riello. L’occasione per scambiare due battute e lasciare un ricordo nel libro delle presenze che sta nella stanza del direttore.
Daniele Camilli
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I Pirati della Bellezza – Festival della Parola e del Pensiero è promosso da Piattaforma 2.0 e viene realizzato grazie a Fondazione Carivit, Ance, Unindustria, Merlani costruzioni, Cr Project service, Immobiliare Viterbo, KDS, Fratelli Aquilani, Belli srl impianti tecnologici, SegantiniAssicurazioni.it, Terme dei Papi, Vestri Telecom Group, Active Network, Confagricoltura, CNA, Confartigianato, Centroauto, Tusciaweb, Libreria Fernandez, Majakovskij comunicazione, Panta CZ. I Pirati della Bellezza – Festival della Parola e del Pensiero regala libri grazie a Terme dei Papi, Menichelli Gioielli, Todis, Paolo Pelliccia, Dm Ecologia, Sigma, CGE.
DIO È UN LIBRO…
Un Libro sospeso per la libertà e la creatività
I Pirati della Bellezza, festival della Parola e del Pensiero, regala una copia di ogni libro in presentazione a 40 partecipanti a ciascun evento. Grazie a Terme dei Papi, Menichelli 1912, Todis, Paolo Pelliccia, Dm Ecologia, Sigma, CGE
Un libro sospeso è come regalare un canestro di bellezza, intelligenza e incanto… Per la prima volta un festival di libri regala libri. I Pirati della Bellezza regala libri. Un libro è un mondo di idee, di fatti e di racconti che educa alla libertà e alla fantasia. Nella storia c’è stato chi ha bruciato libri, chi li ha messi all’indice, chi li ha disprezzati e calpestati. Noi pensiamo che i libri siano portatori, sani o malati, del virus della libertà e della creatività. Sono capaci di farci scoprire mondi, inferni, paradisi mai visti. Sono capaci di farci vivere milioni di vite che non avremmo mai vissuto. Milioni di avventure. Milioni di piaceri e dolori. Un libro è capace di narrare perfino piaceri e dolori inenarrabili. Un libro, in buona sostanza, è capace di descrivere ciò che non è descrivibile. E subito dopo ci permette di dormire sotto le rassicuranti coperte del nostro piccolo letto. Cento pagine di carta stampata sono in grado di parlarci di Dio e dell’infinito. Di massacri e resurrezioni. Senza infingimenti, senza falsi timori di inadeguatezza. E allo stesso tempo ci spiegano che “ci sono più cose in cielo e in terra di quanto ne possa sognare la nostra filosofia”. Per dirla tutta: Dio, se esiste, non può non essere un libro…
Un meraviglioso libro di luce e di tenebre, ovviamente.
Noi intanto, per non saper né leggere né scrivere, regaliamo libri. E lo facciamo nello spirito di una grande capitale della cultura europea: Napoli. Dove nei bar è tradizione lasciare un “caffè sospeso” per un prossimo avventore. Come dire un piccolo dono a uno sconosciuto che crea un legame nel segno della comune umanità e nel segno della gentilezza. Valore ormai desueto e antico.
I Pirati della Bellezza
Istruzioni per l’uso: Le aziende e le persone che vogliono sponsorizzare l’iniziativa “Un libro sospeso per la libertà e la creatività” possono scrivere un messaggio via Whatsapp a I Pirati della Bellezza al 3387796471. Verranno ricontattati.
Il festival I Pirati della Bellezza è reso possibile da aziende, associazioni e fondazioni illuminate che hanno il coraggio di costruire cultura e di volare. Perché la cultura è il futuro dell’umanità. La cultura è l’uomo! La cultura è quello che ci fa umani. E solo la cultura ci può salvare. La cultura è volare. E noi vogliamo volare…
I Pirati della Bellezza – Festival della Parola e del Pensiero è promosso da Piattaforma 2.0 e viene realizzato grazie a Fondazione Carivit, Ance, Unindustria, Merlani costruzioni, Cr Project service, Immobiliare Viterbo, KDS, Fratelli Aquilani, Belli srl impianti tecnologici, SegantiniAssicurazioni.it, Terme dei Papi, Vestri Telecom Group, Active Network, Confagricoltura, CNA, Confartigianato, Centroauto, Audiotime, Il Gargolo, Tusciaweb, Libreria Fernandez, Majakovskij comunicazione, Panta CZ.