Viterbo – L’immagine. “Pirati della bellezza vuole essere immagine. Una nave che va alla ricerca di bellezza e intelligenza”. Carlo Galeotti è il direttore di Tusciaweb e l’ideatore del festival della parola e del pensiero. Domani, il quarto appuntamento con la giornalista Mariangela Pira. Il mondo nuovo, il titolo del libro presentato. Il mondo dopo il Covid, a pandemia ancora in corso. L’appuntamento è alle 5 e mezza del pomeriggio all’auditorium di Unindustria a Valle Faul, Viterbo. L’ingresso è gratuito e vale sempre il Libro sospeso. Per i primi quaranta che arrivano, una copia in omaggio.
“L’idea del festival – spiega poi Galeotti – è quella di selezionare una serie di autori che abbiano capacità di parola e al tempo stesso siano in grado di affascinare il pubblico che assiste”.
Viterbo – Carlo Galeotti
Direttore, il percorso che ha portato al festival parte da una serie di immagini, la mostra su Boccasile. Le prossime pubblicazioni della casa editrice avranno anch’esse tra i temi portanti quello appunto delle immagini. Che ruolo ha l’immagine in tutto ciò che stai costruendo?
“Le immagini sono fondamentali, per il festival e per la casa editrice. L’idea è quella di agganciarli entrambi attraverso, appunto, le immagini. Ad esempio, l’immagine che abbiamo scelto per il festival, Frida Kahlo, nasce dalla lettura del Diario edito da Electa. Un diario denso di immagini. Il discorso sulle immagini si collega poi al marchio Pirati della bellezza. Un contenitore che non riguarderà soltanto il festival, ma anche mostre fotografiche e non solo. Non a caso fanno parte della nostra squadra professionisti delle immagini, come Simone Iocco della Majakovskij comunicazione”.
Che cosa è per te un’immagine?
“Le immagini sono interpretazioni globali del mondo. Mentre il discorso è divisibile in frammenti, le immagini si caratterizzano per la loro potenza de continuo. Si direbbe riprendendo un concetto matematico”.
Quali sono le mostre in cantiere di Pirati della bellezza?
“Per il momento sono quattro che si vanno ad aggiungere a quella dedicata a Boccasile fatta lo scorso anno. Una mostra sarà sulle immagini americane di Halloween dal 1900 al 1920. Poi abbiamo Babbo Natale, San Valentino e la festa del Ringraziamento. Il tutto con materiale autentico, migliaia di cartoline americane fatte venire in Italia durante tutto il periodo del lockdown su cui stiamo lavorando come casa editrice e come Pirati della bellezza. E’ previsto anche un libro con il fotografo Walter Selva”.
Nel processo di scrittura prevale l’immagine o la parola?
“Personalmente, quando scrivo traduco le immagini in parole. Come in un film. Non a caso ci sono strutture linguistiche e sintattiche che riproducono il modo di muoversi della telecamera. Quando scrivo un articolo o qualsiasi altra cosa, ho sempre davanti a me la videata di ciò che racconto. E raccontare per immagini, montandole una appresso all’altra con le parole, è un modo per attrarre il lettore e renderlo ancora più partecipe”.
Nella tua esperienza giornalistica, passando dal cartaceo al digitale, come hai visto trasformare il rapporto tra stampa e immagine?
“E’ cambiato tutto. Siamo passati da poche immagini, fisse, così come lo era il testo, alla multimedialità. Per cui, dentro l’articolo hai il video, le gallery, le storie, le immagini classiche e la scrittura. Inoltre, fin dall’inizio è stato chiaro che il passaggio dalla carta al web era un po’ come le prime automobili. Auto mobile significa infatti qualcosa che si muove da sola senza avere più il cavallo davanti. Le prime automobili, nella loro forma, erano come le carrozze, soltanto senza i cavalli. Un passaggio non è mai un vero e proprio salto. Ti porti ancora appresso il passato. La struttura della pagina di un giornale web, ad esempio, riproduce ancora l’impianto della pagina di un giornale cartaceo. Non è detto, tuttavia, che questa cosa resista nel tempo. In tal senso, c’è infatti tutto un percorso che si è aperto già da tempo”.
Ad esempio?
“Con il web siamo andati laddove sono già arrivate le televisioni americane locali. Dalla troupe siamo passati a un solo giornalista che ha tutto e sa fare tutto. L’esempio italiano è Report. Lì c’è una persona che arriva con due telecamere, le piazza una da una parte e una dall’altra. In questo modo può fare il controcampo. Un’intervista fatta completamente da solo. Quando, invece, una volta la troupe della Rai era composta da almeno due persone”.
Viterbo – La sede della Galeotti editore
Quanto pesa l’immagine sulla lettura?
“Quando leggi procedi per immagini. Se un narratore è decente, hai di fronte a te sempre un’immagine. Ultimamente sto leggendo il Partigiano Johnny di Fenoglio. Narrare per immagini significa portare per mano il lettore nelle Langhe, in mezzo ai partigiani. Quando loro si abbassano nella neve, anche chi legge fa la stessa cosa. Dacia Maraini, ad esempio, va molto nel dettaglio, cesellando fino alla fine. Elena Ferrante ha invece una struttura talmente forte che le immagini vanno appresso alle parole. Lì, la forza delle immagini è pura potenza. Leggere Ferrante vuol dire vivere fino in fondo l’atmosfera dei bassi napoletani, i negozi, i vestiti, le fabbriche. Se Elena Ferrante, chiunque sia, in futuro volesse venire al festival dei Pirati della bellezza, l’accoglieremmo a braccia aperte”, dice celiando.
Quale immagine vuole dare di sé il festival Pirati della bellezza?
“L’immagine di un contenitore, una nave che va alla ricerca di bellezza e intelligenza. L’idea è quella di selezionare una serie di autori che abbiano capacità di parola e al tempo stesso siano in grado di affascinare il pubblico che assiste. Un vero e proprio evento. L’ultimo incontro, quello con Haber, è stato uno spettacolo. Come lo stesso Haber ha dichiarato. Il prossimo incontro è con Mariangela Pira, che ha un grande fascino dal punto di vista professionale. Riesce a spiegare le questioni dell’economia in maniera semplice. Ciò vuol dire che è padrona del linguaggio, cosa tutt’altro che banale”.
Ieri è stata la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il festival ha scelto come immagine simbolo quella di una donna…
“Anche il 25 novembre le immagini sono fondamentali. A partire dalle scarpette rosse. Questo significa che quando un’organizzazione vuole incidere sulle coscienze delle persone deve ricorrere alle immagini. L’immagine di Frida Kahlo è un omaggio alla forza di una donna straordinaria da tutti i punti di vista. Una donna libera con la capacità di imporsi in un ambito, come quello della pittura, che è stato una prerogativa maschile per migliaia di anni”.
Nel 1968 si diceva: “l’immaginazione al potere”. E’ andata così?
“No, evidentemente. Non è andata così. Specialmente in Italia. Per avere l’immaginazione al potere, ci vorrebbe prima una selezione della classe dirigente. Invece nel nostro paese la classe dirigente non è selezionata né in base all’intelligenza, né alla competenza, né tantomeno per il fatto che sappia immaginare nuovi scenari. Cito invece l’esempio dell’assessore alla cultura Nicolini, che ha fatto storia con l’Estate romana alla fine degli anni ’70. Lì c’era l’immaginazione al potere. Ma è stata una rarità”.
Quanto pesa sullo sviluppo di un paese una classe dirigente che non sa più immaginare il futuro ma si limitata soltanto alla gestione del presente?
“Tantissimo. E ho detto tutto. Una classe dirigente che non sa immaginare il futuro di un paese compromette il futuro di questo paese. Ed è quello che è successo in Italia. Draghi però ha una visione più ampia rispetto ai parlamentari che gli hanno dato la fiducia. Mattarella però si è dovuto imporre. Avvalendosi comunque delle sue prerogative. Il presidente del consiglio in Italia non viene eletto dal popolo, ma nominato dal capo dello stato. E Sergio Mattarella ha scelto un uomo che ha un peso specifico importante. Soprattutto rispetto a un politico qualunque di questa generazione. La credibilità dell’Italia in questo momento è Draghi. Poi, può darsi che anche lui faccia cazzate. Però, se vedi i leader politici, ti rendi conto a che livelli siamo. Dove sono finiti i grandi leader politici di una volta? Boh!”
Daniele Camilli
Mariangela Pira Il mondo nuovo, sala conferenze sede di Unindustria, Valle Faul via Faul 17, Viterbo.
INGRESSO GRATUITO – 40 libri in regalo ai partecipanti all’evento grazie a Todis
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Chi è Mariangela Pira
Giornalista professionista, è conduttrice e reporter presso Sky Tg24 e ideatrice della rubrica economica quotidiana #3fattori, disponibile su LinkedIn e in podcast. Ha lavorato a Class Cnbc, nel ruolo di responsabile del China Deske di curatrice delle finestre su Borsa e mercati per il Tg5 e per il tg di La7.
È stata conduttrice, in collaborazione con il ministero degli Esteri, di Esteri News Dossier, notiziario della diplomazia italiana, per il quale si è recata in Afghanistan, Libano, Iraq, Israele e Palestina. Continua a occuparsi di cooperazione con Terre des Hommes Italia, organizzazione con la quale ha viaggiato in Africa e Iraq nell’ambito di progetti riguardanti la condizione femminile. Ha iniziato la sua carriera all’Ansa di New York seguendo alcuni processi e la prima Inauguration Week del presidente George Bush e ha una lunga esperienza in Cina.
Ha collaborato con Mf Milano Finanza, Panorama, L’Espresso, Il venerdì di Repubblica. Nel 2008 ha pubblicato La Nuova Rivoluzione Cinese (Hoepli), nel 2017 ha scritto Fozza Cina (con Sabrina Carreras, Baldini&Castoldi). Ha pubblicato nel 2020 Anno zero d.C.(Chiarelettere) e l’ebook Cronaca di un disastro non annunciato.
I Pirati della Bellezza – Il prossimo appuntamento con Mariangela Pira nella sede di Unindustria sabato 27 novembre alle 17,30 per scrutare il futuro
I Pirati della Bellezza – Festival della Parola e del Pensiero è promosso da Piattaforma 2.0 e viene realizzato grazie a Fondazione Carivit, Ance, Unindustria, Merlani costruzioni, Cr Project service, Immobiliare Viterbo, KDS, Fratelli Aquilani, Belli srl impianti tecnologici, SegantiniAssicurazioni.it, Terme dei Papi, Vestri Telecom Group, Active Network, Confagricoltura, CNA, Confartigianato, Centroauto, Tusciaweb, Libreria Fernandez, Majakovskij comunicazione, Panta CZ. I Pirati della Bellezza – Festival della Parola e del Pensiero regala libri grazie a Terme dei Papi, Menichelli Gioielli, Todis, Paolo Pelliccia, Dm Ecologia, Sigma, CGE.
Un Libro sospeso per la libertà e la creatività
I Pirati della Bellezza, festival della Parola e del Pensiero, regala una copia di ogni libro in presentazione a 40 partecipanti a ciascun evento. Grazie a Terme dei Papi, Menichelli 1912, Todis, Paolo Pelliccia, Dm Ecologia, Sigma, CGE
Un libro sospeso è come regalare un canestro di bellezza, intelligenza e incanto… Per la prima volta un festival di libri regala libri. I Pirati della Bellezza regala libri. Un libro è un mondo di idee, di fatti e di racconti che educa alla libertà e alla fantasia. Nella storia c’è stato chi ha bruciato libri, chi li ha messi all’indice, chi li ha disprezzati e calpestati. Noi pensiamo che i libri siano portatori, sani o malati, del virus della libertà e della creatività. Sono capaci di farci scoprire mondi, inferni, paradisi mai visti. Sono capaci di farci vivere milioni di vite che non avremmo mai vissuto. Milioni di avventure. Milioni di piaceri e dolori. Un libro è capace di narrare perfino piaceri e dolori inenarrabili. Un libro, in buona sostanza, è capace di descrivere ciò che non è descrivibile. E subito dopo ci permette di dormire sotto le rassicuranti coperte del nostro piccolo letto. Cento pagine di carta stampata sono in grado di parlarci di Dio e dell’infinito. Di massacri e resurrezioni. Senza infingimenti, senza falsi timori di inadeguatezza. E allo stesso tempo ci spiegano che “ci sono più cose in cielo e in terra di quanto ne possa sognare la nostra filosofia”. Per dirla tutta: Dio, se esiste, non può non essere un libro…
Un meraviglioso libro di luce e di tenebre, ovviamente.
Noi intanto, per non saper né leggere né scrivere, regaliamo libri. E lo facciamo nello spirito di una grande capitale della cultura europea: Napoli. Dove nei bar è tradizione lasciare un “caffè sospeso” per un prossimo avventore. Come dire un piccolo dono a uno sconosciuto che crea un legame nel segno della comune umanità e nel segno della gentilezza. Valore ormai desueto e antico.
I Pirati della Bellezza
Istruzioni per l’uso: Le aziende e le persone che vogliono sponsorizzare l’iniziativa “Un libro sospeso per la libertà e la creatività” possono scrivere un messaggio via Whatsapp a I Pirati della Bellezza al 3387796471. Verranno ricontattati.
Il festival I Pirati della Bellezza è reso possibile da aziende, associazioni e fondazioni illuminate che hanno il coraggio di costruire cultura e di volare. Perché la cultura è il futuro dell’umanità. La cultura è l’uomo! La cultura è quello che ci fa umani. E solo la cultura ci può salvare. La cultura è volare. E noi vogliamo volare…
I Pirati della Bellezza – Festival della Parola e del Pensiero è promosso da Piattaforma 2.0 e viene realizzato grazie a Fondazione Carivit, Ance, Unindustria, Merlani costruzioni, Cr Project service, Immobiliare Viterbo, KDS, Fratelli Aquilani, Belli srl impianti tecnologici, SegantiniAssicurazioni.it, Terme dei Papi, Vestri Telecom Group, Active Network, Confagricoltura, CNA, Confartigianato, Centroauto, Audiotime, Il Gargolo, Tusciaweb, Libreria Fernandez, Majakovskij comunicazione, Panta CZ.