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 Alessandro Romoli  Alessandro Giulivi |
Viterbo – Romoli per Forza Italia e Giulivi sostenuto da Fratelli d’Italia, oltre che dalla Lega.
Due candidati per la presidenza della provincia in area centrodestra.
Ormai è questo lo schema che porterà al voto a palazzo Gentili. Nessuna ricucitura in vista nel centrodestra, nonostante tra gli azzurri c’è chi sostenga come le diplomazie siano ancora al lavoro.
Dopo la Lega che ha rotto gli indugi, decidendo di proporre agli alleati il nome di Giulivi, ieri sera pure FdI ha deciso il sostegno al sindaco di Tarquinia.
Una riunione di sindaci, consiglieri e dirigenti provinciali, durante la quale i meloniani hanno ribadito d’essere alternativi al Pd, sancendo l’impossibilità di un’intesa per Romoli, che portato dalla sua formazione, FI, ha pure l’appoggio del Partito democratico.
Fratelli d’Italia va avanti con Giulivi, resta da capire se per il sindaco di Tarquinia ci sarà soltanto una lista soltanto, insieme ai leghisti o se, come avvenuto nel 2019 ne predisporranno una collegata e quindi ce ne sarebbero due per il primo cittadino di Tarquinia.
Quello che in FdI hanno ribadito ieri nei vari interventi, fa sapere chi era presente, è la discontinuità rispetto all’esperienza a fine mandato a via Saffi. Ribadito anche l’auspicio di vedere il centrodestra unito. Anche se ormai, con la scadenza per la consegna delle liste ormai prossima, l’ipotesi appare remota.
Il 18 dicembre, sindaci e consiglieri della Tuscia saranno chiamati anche a rinnovare il consiglio provinciale, pure in questo caso, sia da una parte, sia dall’altra, probabilmente ognuno presenterà la propria lista per eleggere i 12 componenti.
Rimane l’incognita su cosa accadrà il giorno successivo, dal 19, una volta proclamato il vincitore.
Nel centrodestra, la Lega in particolare sembra parecchio agguerrita e pronta a presentare il conto agli alleati che intendono prendere strade diverse.
Lo hanno già fatto presente nel comunicato in cui annunciavano a sorpresa la candidatura di Giulivi. Con toni dimessi.
Parlando con i leghisti viterbesi, la diplomazia è accantonata. La provincia potrebbe provocare un effetto domino su altre realtà, senza dimenticare i prossimi appuntamenti elettorali nella Tuscia, quelli “veri” in cui sono i cittadini a esprimersi.
Il temporale è annunciato, le previsioni non sempre ci prendono, ma un ombrello per prudenza sarà bene portarlo.
Giuseppe Ferlicca
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