- Viterbo News – Viterbo Notizie – Tusciaweb – Tuscia News – Newspaper online Viterbo – Quotidiano on line – Italia Notizie – Roma Notizie – Milano Notizie – Tuscia web - https://www.tusciaweb.eu -

“Guede ricomincerà da dove la sua storia si è interrotta 14 anni fa…”

Condividi la notizia:

Claudio Mariani

Claudio Mariani


Viterbo – Oggi Rudy Guede, da due giorni in libertà per il fine della pena, è un uomo di 35 anni. Quando è stato arrestato dopo l’omicidio di Meredith Kercher era un ragazzo poco più che 20enne. Per tredici di questi quattordici anni al suo fianco c’è stato Claudio Mariani, professore del Centro studi criminologici di Viterbo che lo ha seguito nel suo percorso detentivo.

Che anni sono stati per Guede?
“Anni che lo hanno segnato per l’eternità. Si porterà dietro delle cicatrici, sia della detenzione che della permanenza a Perugia (dove è avvenuto il delitto, ndr), al di là di ciò che potrebbe essere accaduto quella tragica sera e che forse nessuno di noi saprà mai. Ci sono delle ferite da rimarginare, ammesso e non concesso che si rimargineranno mai, dei dubbi da chiarire che forse non si chiariranno mai. Questi aspetti, secondo me, resteranno un po’ più intimi e riservati. Anche io, come tutti, ho dei dubbi su ciò che potrebbe essere accaduto. Ma temo che ce li terremo, che resteranno…”.

Guede è rimasto coinvolto in uno dei casi di cronaca nera italiani più mediatici in tutto il mondo. Come si è approcciato con lui inizialmente?
“Io non entro in carcere come criminologo, ma come volontario che si occupa di detenuti. Per questo che si chiami Rudy Guede o abbia un altro nome è assolutamente indifferente. Il suo problema è l’essere mediaticamente famoso, ma non mi sono mai posto con pregiudizio. Sarebbe sciocco e non avrebbe senso svolgere quest’attività. È legittimo che tutti i detenuti abbiano delle alternative, studino per avere nuovi strumenti critici e per uscire meno balordi di come sono entrati. Guede ha risposto pienamente a questo tipo di proposta. È molto intelligente, ha capacità e voglia di collaborare, si è impegnato molto nello studio e nelle iniziative a favore della cittadinanza. Oggi è una risorsa e non un problema per la comunità”.

Come è riuscito Guede a riprendere in mano la propria vita?
“Grazie alle sue qualità intellettuali. È portato per qualsiasi attività didattica e fin dall’inizio ha dato delle certezze. Ora, dopo gli anni perduti dietro le sbarre, spero possa maturare anche dal punto di vista umano. Oggi è sicuramente più maturo e riflessivo, ma ha saltato un bel pezzo di vita che dovrà recuperare. Non so se la sua maturità umana sia quella di un 35enne e credo abbia diritto a un tempo per maturare, come sarebbe maturato se questi quattordici anni li avesse trascorsi normalmente. Invece dal punto di vista intellettuale e nella voglia di fare e progettare sono convinto sia una persona sulla quale poter scommettere”.

Guede lavora al Centro studi criminologici. Cosa ha dato e cosa ha ricevuto?
“È molto prezioso. Il Csc ha una biblioteca internazionale frequentata da studenti e professionisti che lui accoglie e aiuta nelle ricerche. Ha ricevuto dal centro ospitalità, fiducia e accoglienza. Restituisce in termini di competenza e qualità”.

Cosa c’è nel futuro di Guede?
“Per fare dei progetti è necessario che prima maturino dei presupposti, a partire dalla richiesta di permesso di soggiorno. Finché non lo avrà non potrà stipulare contratti, fare accordi lavorativi, avere una residenza. Ci sono dei paletti da superare…
Quella che lui considera la sua famiglia in termini affettivi vive a Perugia. Credo, nonostante gli siamo tutti particolarmente affezionati e legati, che voglia ricominciare da dove si è interrotta la sua storia, vale a dire da Perugia. Ma è una mia idea perché ancora non abbiamo avuto tempo di parlare dei suoi progetti. È ancora frastornato. Guede non è una star, ma un ragazzo che vorrebbe essere dimenticato e che vorrebbe riprendere il filo della vita. È un ragazzo semplice a cui piace giocare a basket e scacchi, studiare, fare attività di volontariato e stare con gli amici”.

Nelle scorse ore sono intervenuti anche Raffaele Sollecito e Amanda Know. “Sono assolutamente convinto della sua colpevolezza” ha detto il primo, “Ora dica la verità” ha aggiunto Knox…
“Dagli Stati Uniti d’America c’è chi continua a lanciare frecce, dall’Italia chi non si risparmia a dire la sua e a gettare fango addosso a Guede. Così si creano nuove polemiche e conflitti. La vittima comunque non è Guede che si è fatto 15 anni più o meno giustamente, ma una ragazza inglese di 20 anni della quale non parla quasi mai nessuno. C’è una famiglia che soffre in silenzio e che ha insegnato a tutto il mondo una grande dignità: il valore del silenzio”.

Raffaele Strocchia


Articoli: Raffaele Sollecito: “Ho sofferto anche per colpa di Guede, ma sono aperto al perdono” L’avvocato Fabrizio Ballarini: “Guede in questi anni si è preparato ad affrontare la vita dopo la detenzione…” – Rudy Guede diventa subito un caso internazionale… e il Times di Londra cita Tusciaweb – “Rendiamo lode a Dio”… anche le suore salutano il ritorno in libertà di Rudy Guede – Rudy Guede è libero – Rudy Guede, depositata la richiesta di liberazione… – Rudy Guede, la pena è finita…

Fotogallery: La nuova vita di Rudy Guede – Il primo permessoIl lavoro al CscIl torneo di scacchi al Bistrot – Video: Fuori dal carcere


Condividi la notizia: