Vetralla – Incessante lavoro di carabinieri e procura per ricostruire i giorni e le ore precedenti l’omicidio di Matias Tomkow, il bambino di 10 anni trovato morto nella sua casa a Cura di Vetralla.
Il piccolo, stando alla ricostruzione degli inquirenti, sarebbe stato ucciso tra le 13,30 e le 15,30 di martedì. A fare la tragica scoperta è stata la madre, Mariola Rapaj: rincasata, ha trovato il figlio nel cassone del letto con un coltello alla gola e il naso e la bocca tappati con lo scotch. Per il medico legale che ha eseguito l’autopsia bisogna capire, anche su input del pm Stefano d’Arma coordinato dal procuratore capo Paolo Auriemma, se il bambino sia morto per asfissia o per la coltellata al collo. La relazione non arriverà prima di sessanta giorni.
L’abitazione dell’omicidio
Gli inquirenti stanno anche accertando se ci sia stata o meno premeditazione, su cui potrebbe pesare il ritrovamento nell’appartamento di una tanica di benzina che è stata sequestrata. Per omicidio volontario è stato arrestato il padre di Matias: Mirko Tomkow, manovale polacco di 44 anni, ritrovato privo di sensi in un’altra camera dell’abitazione di stradone Luzi. I carabinieri stanno ricostruendo i suoi movimenti prima della morte del figlio.
Matias Tomkow con il padre Mirko
Da alcune testimonianze raccolte, sembrerebbe che qualche giorno prima dell’omicidio il piccolo abbia trascorso dei giorni o comunque delle ore con il padre, nonostante su di lui pendesse un divieto di avvicinamento alla famiglia. Incontro che avrebbe costretto il bambino a una quarantena, terminata da poco, dopo che il padre è risultato positivo al Covid. Su questo episodio i militari dell’Arma stanno facendo degli approfondimenti.
Il pm Stefano d’Arma con i carabinieri
Tomkow, dopo essere stato ascoltato dal pm D’Arma, ieri mattina è comparso davanti alla gip Savina Poli per l’interrogatorio di garanzia. La giudice si è recata all’ospedale di Belcolle dove l’uomo è ricoverato e piantonato da giorni: sottoposto ad accertamenti, è risultato positivo ai test alcolemici. Prima di essere trasferita in una struttura protetta, a Belcolle c’era anche la madre di Matias, in forte stato di shock. Il pm ha provato ad ascoltare anche lei ma le sue condizioni di salute non lo hanno permesso: la donna non sarebbe riuscita a dire nulla e per questo è necessario un secondo ascolto.
La camera ardente per Matias Tomkow
Questa mattina i funerali di Matias. L’addio alle 11,30 nella chiesa Santa Maria del Soccorso a Cura di Vetralla, dove mercoledì si è tenuta una veglia di preghiera e a pochi passi dalla casa in cui il bambino viveva ed è stato trovato morto. Alle 10,30, invece, chiude la camera ardente, aperta da ieri pomeriggio e per tutta la notte al cimitero di Vetralla. Continuo il via vai di persone che hanno reso omaggio al piccolo e confortato, per quel che si può, i familiari. Commozione tra adulti e bambini, conoscenti o semplici persone rimaste colpite da questa immane tragedia.
La veglia di preghiera per Matias Tomkow
All’ingresso della chiesetta del cimitero, dove prima della camera ardente la famiglia si è raccolta in un momento strettamente privato, palloncini gialli e decine e decine di fiori bianchi. A portarli anche gli amichetti e i compagni di classe di Matias.