- Viterbo News – Viterbo Notizie – Tusciaweb – Tuscia News – Newspaper online Viterbo – Quotidiano on line – Italia Notizie – Roma Notizie – Milano Notizie – Tuscia web - https://www.tusciaweb.eu -

Da Roma a Vetralla con l’intenzione di uccidere

Condividi la notizia:

Viterbo – Omicidio del piccolo Matias, Mirko Tomkow sarebbe arrivato a Vetralla con l’intento di uccidere. Per gli inquirenti (il caso è affidato ai carabinieri coordinati dalla procura di Viterbo) il 44enne arrestato con l’accusa di aver ucciso il figlio di 10 anni avrebbe pianificato il delitto.


Matias Tomkow con il padre Mirko

Matias Tomkow con il padre Mirko


Stando a quanto ricostruito, Tomkow sarebbe partito da Roma dove era ricoverato in un Covid hotel dopo essere risultato positivo al virus. Ventuno giorni di quarantena in cui, secondo le indagini, avrebbe premeditato il tutto, dopo il divieto di avvicinamento alla famiglia.

Martedì scorso il 44enne avrebbe raggiunto Vetralla a bordo di un’autobus, per poi passare davanti alla scuola elementare di Matias nella frazione di Cura. Dopo le 13,30 è riuscito a entrare nell’appartamento in stradone Luzi dove vivevano il piccolo e la madre. In casa Tomkow ha trovato solo il figlio, poi ucciso con una coltellata al collo e con lo scotch sul viso. Messo il bambino nel cassettone del letto, il 44enne, completamente ubriaco, avrebbe cosparso di benzina un lenzuolo, probabilmente con l’intento di dare fuoco a tutto. Ma è stramazzato a terra.

Ritrovato completamente incosciente, è stato portato all’ospedale di Belcolle. Lì è stato dichiarato in arresto. Nelle scorse ore Tomkow è stato trasferito dal reparto di medicina protetta al carcere di Mammagialla, come disposto dal gip all’esito dall’interrogatorio di garanzia. Anche in cella, resta sorvegliato a vista 24 ore su 24 per rischio suicidio.

L’uomo in passato avrebbe già tentato di togliersi la vita. A metà ottobre, dopo il divieto di avvicinamento alla famiglia, si sarebbe recato in un campo vicino Cura da dove avrebbe mandato una foto alla cognata con un cappio al collo. Fermato dai carabinieri, è stato affidato ai sanitari del 118 e risultato positivo al Coronavirus. Poi la convalescenza nel Covid hotel a Roma.


Condividi la notizia: