Viterbo – “Al comune un candidato della Lega, di FdI o anche un civico”. Nel tracciare un bilancio dell’attività politica dell’anno che si chiude, il senatore leghista Umberto Fusco parla del futuro di palazzo dei Priori, in questi giorni scosso da un grande terremoto in seguito alle elezioni provinciali. Termalismo, radicamento sul territo e fine della pandemia tra le sue priorità.
Viterbo – Il senatore Umberto Fusco
Come è andato politicamente questo anno?
“Il bilancio è soddisfacente – dice Fusco -. A livello nazionale pieno di attività, sia nel campo della Difesa che in quello che ci riguarda più da vicino, ossia il termalismo grazie al bonus che ha permesso al settore di ripartire. Adesso stiamo terminando col bilancio, che è comunque difficile, perché siamo in pieno Covid e il paese ha tante esigenze.
Voglio sperare, inoltre, che dai primi mesi del prossimo anno, visto che a Viterbo sono arrivati tanti soldi, si facciano altrettanti progetti. Non importa se c’è il sindaco o il commissario, tanto a primavera andremo a elezioni e tornerà una formazione forte e coesa. L’augurio è che sia di centrodestra e che riprenda il lavoro con grande impegno. Speriamo poi di ricreare posti di lavoro e che la pandemia ci abbandoni per ripartire a livello turistico e culturale, senza trascurare il termalismo che è centrale”.
In questo anno si è messo in gioco, candidandosi a Vitorchiano.
“Sono stato contento di aver partecipato, anche se ho perso e pure bene. Per me, però, è stata una grande esperienza di vita e politica, perché ad andare sul territorio, a conoscere tutte le problematiche e a stare a contatto con la gente, ci si accorge di quanto sia difficile fare l’amministratore e il sindaco, specie di piccole realtà che è da elogiare per tutto quello che deve affrontare. Senza dubbio, continuando questa mia attività anche nei prossimi anni, ne farò tesoro”.
Su cosa si concentrerà la sua azione?
“L’importante è che si risolva la situazione sanitaria. Punterò la mia attenzione sul nostro territorio che non è secondo a nessuno per rilanciarlo e far sì che si portino a compimento opere come la Trasversale. Mi piacerebbe che ci fosse più determinazione, perché ho sentito parlare di tante cose come per esempio l’aeroporto ma non si è fatto nulla, così come per altro. E’ il momento di fare e di impegnarci”.
I sondaggi degli ultimi giorni danno la Lega in calo. Vi preoccupa?
“Stando in questo governo un po’ anomalo, scelta fatta per unità nazionale come ci è stato richiesto, cambiamo il modo di fare politica, ma ci siamo adeguati. La perdita può starci, ma spero di ripartire e spero che nel 2022 possiamo riprendere i numeri raggiunti nel 2019 e a cui siamo più abituati. E’ importante che il partito pensi al radicamento a livello dei territori per non fare la fine del Movimento 5 stelle”.
Un identikit del suo Presidente della Repubblica.
“Una persona in grado di mettere d’accordo gli italiani. Mi piacerebbe che fosse donna”.
Nel caso si dovesse andare a elezioni al comune di Viterbo, ci potrebbe essere un candidato leghista?
“Perché no, può essere della Lega, di Fratelli d’Italia o anche un civico. L’importante che condivida idee e che conosca bene Viterbo e il territorio”.
Un augurio per il prossimo anno?
“Che ci sia serenità in tutti noi e che noi che che rappresentiamo le istituzioni possiamo essere sempre più vicini ai cittadini”.