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Viterbo – Riceviamo e pubblichiamo – L’attacco neo-fascista contro gli studenti del Ruffini è la prova di quanto la storia si ripeta.
L’aggressione agli studenti occupanti richiama la strategia che nel 1921, esattamente 100 anni fa, il neonato partito fascista portava avanti contro le occupazioni di allora.
Sono più di 40 le scuole occupate a Roma. Altre scuole, in tutte Italia, sono state occupate dai ragazzi e alcune lo sono ancora, per protestare contro i tagli alla scuola e le politiche messe ora in atto dal governo Draghi. Eppure solo a Viterbo accadono fatti di questa gravità e violenza, a dimostrazione del fatto che ci sia stata troppa tolleranza verso le azioni di gruppi di estrema destra.
Rifondazione, nell’esprimere tutta la propria solidarietà alle studentesse e agli studenti del Ruffini, chiede alla forze politiche democratiche e alle istituzioni della provincia di Viterbo di esprimere concreta solidarietà ai ragazzi e alle ragazze e a prendere seri provvedimenti. I fatti dimostrano che siamo oltre la fase della prevenzione di determinate azioni perché le azioni sono già atto.
Gruppi di fascisti stanno già pericolosamente operando nel nostro territorio da anni. Al Ruffini si è sfiorata la tragedia.
Rifondazione invita l’intera cittadinanza a una giornata di manifestazione fuori al liceo nella giornata di fine occupazione.
Roberta Leoni
Segretaria Rifondazione comunista Viterbo
