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Barchi picchiato e seviziato fino alla morte, Azzurra Cerretani davanti al gup per omicidio

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Viterbo – Delitto del Suffragio, si aprirà il 17 febbraio alle ore 14 davanti al giudice Giacomo Autizi l’udienza preliminare per Azzurra Cerretani.

E’ la 28enne viterbese accusata dopo oltre tre anni e mezzo di omicidio volontario aggravato per l’assassinio di Daniele Barchi, in concorso con Stefano Pavani, il 34enne di Corchiano riconosciuto seminfermo di mente e già condannato a 15 anni di reclusione con il rito abbreviato.

La vittima, Daniele Barchi, che aveva 42 anni al momento della morte, fu picchiato a sangue, secondo l’accusa da entrambi i componenti della coppia, nonché seviziato con un coltello, con un forchettone da cucina e con una bottiglia di vetro. 

Per lei la procura aveva chiesto l’archiviazione, cui si sono opposti i genitori della vittima, convinti che anche la donna sia stata parte attiva nel massacro del figlio, ucciso la notte tra il 20 e il 21 maggio 2018 nel suo appartamento al pianoterra di via Fontanella del Suffragio, il cui cadavere è stato rinvenuto la sera del 22 maggio dalla polizia proprio in seguito all’allarme della Cerretani. 


Azzurra Cerretani e la vittima Daniele Barchi

Azzurra Cerretani e la vittima Daniele Barchi


Il gip, accogliendo l’opposizione della famiglia e ritenendo sufficiente il quadro probatorio, ha ordinato al pm di esercitare l’azione penale formulando entro dieci giorni l’imputazione dopo di che ha fissato a febbraio l’udienza preliminare.

Non è comune una richiesta di rinvio a giudizio per omicidio volontario aggravato in concorso dopo oltre tre anni e mezzo. Ecco come la richiesta per la donna, rimasta sempre a piede libero, è stata motivata dal pm.

“Per avere in concorso col già condannato Stefano Pavani – si legge nella richiesta del sostituto Stefano d’Arma – volontariamente cagionato la morte di Barchi Daniele, colpendo lo stesso con ripetute percosse in ogni parte del volto e del corpo, in modo tale da procurare allo stesso fratture costali multiple, bilaterali e plurifocali con infiltazione emorragica dei tessuti molli intercostali e contusioni del parenchima polmonare nonché lesioni emorragiche meningoencefaliche, toraciche, craniche e del collo in modo tale da comprimere la regione cervicale della vittima”-

“Il complesso delle lesioni sopra indicato – scrive il pm – determinava il decesso, avvenuto per arresto cardiocircolario del Barchi, il quale veniva inoltre ferito con un coltello, con un forchettone da cucina e con una bottiglia di vetro. Avendo agito per futili motivi, connessi a banali vicissitudini quotidiane, insorte nel corso di un periodo di coabitazione con la vittima”. 

Azzurra Cerretani è difesa dall’avvocato Fausto Barili. I genitori della vittima, il papà Giuseppe Barchi e la mamma Maria Lucia Caruso, sono assistiti dal legale di parte civile Pasqualino Magliuzzi del foro di Latina. 

Silvana Cortignani


Presunzione di innocenza

Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva. Presunzione di innocenza che si basa sull’articolo 27 della costituzione italiana secondo il quale una persona “non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”.


Articoli: Delitto del Suffragio, la difesa della 28enne accusata di omicidio: “Massimo rispetto per i genitori della vittima, ma…” – Delitto del Suffragio, Azzurra Cerretani a processo per omicidio dopo tre anni e mezzo – “Due assassini hanno ucciso nostro figlio, uno è dentro e una è fuori” – Omicidio del Suffragio, chiesta l’archiviazione per l’ex fidanzata di Stefano Pavani


Viterbo - Omicidio del Suffragio - Daniele Barchi col volto tumefatto

Daniele Barchi col volto tumefatto – foto di cui hanno espressamente chiesto la pubblicazione i genitori della vittima


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