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“Casa editrice, festival e Tusciaweb, il 2021 è stato soltanto l’inizio…”

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Viterbo – Un anno fa non c’era quasi “niente”. Si fa per dire. Anzi, c’era solo il giornale. Tusciaweb. Un anno dopo, alla fine di questo, ci sono pure una casa editrice e un festival della parola e del pensiero. A idearli, tutti e tre, Carlo Galeotti. Oggi, il sesto appuntamento dei Pirati della bellezza con Paolo Crepet. Oltre la tempesta, alle Terme dei Papi, ore 17,30, strada Bagni, Viterbo.

“La cultura – afferma il direttore di Tusciaweb – ci dà la spinta ad andare avanti, a sopravvivere nonostante tutto. Non è una cosa in più, ma una cosa essenziale senza la quale nessuno sarebbe qui”. 


Viterbo - Carlo Galeotti

Viterbo – Carlo Galeotti


2020-2021, dal giornale alla casa editrice, infine i Pirati della bellezza. Direttore Galeotti, quale è il bilancio alla fine di quest’anno?
“Un bilancio tutto da costruire, le attività sono ancora all’inizio. Gli incontri del festival sono andati tutti molto bene, con le difficoltà di questo periodo che è ancora una fase di emergenza in cui però si ricomincia ad organizzare gli eventi in presenza. Con l’esigenza di rivedersi in carne e ossa. Le sale che abbiamo preso le abbiamo tutte riempite e questo è anche sintomatico della voglia di tornare a partecipare”.

Perché dar vita a una casa editrice e a un festival della parola e del pensiero proprio durante la pandemia e non prima? Oppure, aspettare che finisca?
“I lockdown sono stati anche un periodo di riflessione, con la possibilità di riprendere vecchi progetti. Il tutto, nonostante gli impegni di un giornale, il cui lavoro è aumentato in maniera esponenziale. La pandemia ci ha inoltre spiegato che i libri si possono vendere pure on line. Una cosa che frenava una nuova casa editrice era la distribuzione. Adesso, teoricamente, c’è la possibilità di fare una distribuzione via internet sulle grandi piattaforme. Di qui la creazione della casa editrice. Invece di stare fermi, ci siamo dati il compito di guardare avanti e di ampliare tutti i settori. La casa editrice ha voluto infine essere un segnale di attività culturale che permane anche nei momenti in cui tutti siamo preoccupati. La cultura ci dà infatti la spinta ad andare avanti, a sopravvivere nonostante tutto. Non è una cosa in più, ma una cosa essenziale senza la quale nessuno sarebbe qui”. 

Come è cambiata Tusciaweb nel corso della pandemia?
“Subito dopo il marzo del 2020 abbiamo rafforzato la parte del giornale che riguarda il nazionale. In questo modo il lettore ha la possibilità di informarsi contemperamento su fatti locali e fatti appunto nazionali. Il cambiamento è stato soprattutto questo”. 

Tuttavia, in due anni di pandemia, i fatti di cronaca, soprattutto locale, sembrano essersi moltiplicati. Ad esempio, solo in questi ultimi tre mesi, nella Tuscia ci sono stati tre omicidi…
“La pandemia ha inciso nella vita di tante persone, in particolar modo per giovani. Con tante conseguenze soprattutto dal punto di vista della formazione. E che qualcosa sia cambiata si vede soprattutto dai fatti di cronaca. Quando ho iniziato la professione di giornalista se c’era un omicidio in un anno nel Viterbese era già una cosa grossa. Tutta questa violenza che vediamo nasce da qualche parte. E’ chiaro che c’è una sofferenza psicologica e sociale forte da parte della gente. Poi c’è chi reagisce facendo altre attività e chi in altro modo. La cronaca nera è un termometro della situazione, la punta dell’iceberg di quello che c’è sotto. Anche l’atteggiamento no vax ne è un esempio. Un comportamento totalmente irrazionale, ma anch’esso frutto di malessere sociale. Un modo di contrapporsi a tutto che fa capire che c’è qualcosa che non va. Una rivalsa sociale a tutti i costi”. 

Non crede però che con gli ultimi decreti si stia introducendo una distinzione giuridica tra persone, vaccinati e non, che una democrazia invece non dovrebbe conoscere?
“Fino a pochi anni fa senza vaccini non si poteva andare a scuola oppure fare il militare. L’atteggiamento più intelligente sarebbe quello di capire quale è il problema sociale. Per fare alcune cose c’è sempre stato l’obbligo di avere dei requisiti. E uno di questi era anche il vaccino. Qualche vaccino. Solo che la gente credeva che l’apparato tecnico – scientifico funzionasse”.

Tuttavia, prima il vaccino dava accesso o meno a dei servizi. Adesso fare o non il vaccino comporta in qualche modo una limitazione o meno alla libertà di movimento di una persona…
“Per adesso si può uscire di casa comodamente. Solo alcune nazioni stanno pensando al lockdown per i vaccinati”.

Che ne pensi?
“Dipende dalla pericolosità che ci può essere. Eviterei solo il muro contro muro. Solo così possiamo evitare di rinforzare minoranze che sono anche minime. Nel 10% di non vaccinati non ci sono soltanto no vax. C’è una parte che non si vaccina per problemi di salute, così come una parte che ha paura. Personalmente ho fatto la scelta di affidarmi all’apparato tecnico – scientifico. Non credo certamente al complotto mondiale che va dalla Cina agli Usa…”.


I pirati della bellezza - Mariangela Pira

Viterbo – I pirati della bellezza


Quest’anno è capitato più volte che Tusciaweb si sia confrontata con eventi di grande portata e risonanza mediatica. Solo per citare alcuni esempi, dalla stessa pandemia al rave di Valentano fino agli ultimi omicidi. Come è cambiato il rapporto tra stampa locale e contesti che vanno decisamente al di là dei confini provinciali? Come è cambiato invece quello tra giornali del territorio e stampa nazionale?
“Si sono intanto raffinati i criteri con cui i giornali nazionali si rapportano alla stampa locale. Se fossi un giornale nazionale, farei prima un elenco di quelli locali affidandomi alla fonti più rilevanti e affidabili. Molti giornali nazionali lo fanno ormai da diverso tempo, anche con Tusciaweb. E’ internet stesso che porta a tutto questo. Si è poi accentuata la cronaca nera e questo ha fatto dei giornali locali sempre più un importante punto di riferimento per i nazionali”.

Durante la pandemia, il peso specifico dei giornali locali è cambiato?
“E’ una valutazione che non riesco a fare. Ci sono però elementi legati semplicemente alla prassi. Se ad esempio limiti gli spostamenti delle persone è chiaro che poi può succedere che fa molto più comodo fare riferimento ai giornali locali”. 

Con internet è ancora corretto parlare di stampa locale?
“Sì, secondo me è ancora corretto. Anzi, il medium globale, cioè internet, è stato un modo per estendere le competenze della stampa locale. Internet si adatta alla stampa locale”.

Perché?
“Intanto le infrastrutture costano di meno. Poi quando cresci le cose diventano più complesse, ma all’inizio è così. All’inizio non hai bisogno di una sede e il numero dei giornalisti è inferiore. Internet ti permette di fare un giornale locale più agile e più completo rispetto a prima. Video, gallery, fotostorie in passato non c’erano. Cambia poi il rapporto con i cittadini con i lettori. Un pezzo del nostro giornale viene fatto dai lettori. E devo dire che, almeno per quanto riguarda Tusciaweb, sono lettori molto attenti. Mandano molte notizie, che vanno dall’incidente alla manifestazione che non riusciamo a coprire”.

Una redazione diffusa sul territorio…
“Sì, una redazione diffusa sul territorio. E la potenza di questa cosa è che tutto avviene in tempo reale. L’esempio classico è l’incendio di una macchina. Le prime foto di un’automobile che va a fuoco, al di là delle manifestazioni violente, si sono viste con internet. Con il cartaceo, se mandavi un fotografo, quando era arrivato sul posto la macchina era già stata spenta dai pompieri. I lettori ti mandano la cosa mentre sta accadendo. E questa è una grande risorsa, e una capacità di lavorare su tutto il territorio che prima non c’era. Infine, internet amplia il numero di lettore. Quanto meno tra i viterbesi che stanno in giro per il mondo. Ogni mese Tusciaweb è visitata da oltre 140 nazioni in tutto il mondo. Poi ci sono stati dove abbiamo un solo lettore e stati, come l’Inghilterra, dove ce ne sono già molti”.

Oggi pomeriggio alle 5 e mezza il sesto incontro dei Pirati della bellezza, poi l’anno è finito. Quali sono le prospettive del festival e della Galeotti editore in vista del prossimo anno?
“Il festival lo concluderemo a febbraio e la prospettiva è fare anche un’edizione estiva. A patto di averne la forza. La fatica per fare un festival è enorme. Soprattutto se devi portare avanti anche un giornale. I riscontri però sono stati tutti positivi, anche negli incontri più difficili. Per quanto riguarda l’edizione estiva, pensiamo anche di introdurre nuovi titoli su argomenti diversi dalla saggistica. Con la casa editrice stiamo poi uscendo con un secondo libro, la riproduzione di un libro della scuola elementare fascista illustrato da Pio Pullini. Dovremmo infine pubblicare un nuovo libro di fotografia e tre testi di immagini d’epoca”. 

Tusciaweb cerca infine collaboratori. Quali sono le figure richieste dal giornale?
“Cerchiamo collaboratori in vari settori. Ad esempio un esperto di social, di multimedialità oppure giovani che vogliono fare il mestiere del giornalista. Cerchiamo anche chi vuole produrre pubblicità”. 

Daniele Camilli


Il prossimo incontro dei Pirati della bellezza

Paolo Crepet, Oltre la tempesta. La donna che ha cambiato la storia, sala conferenze Terme dei papi, Strada Bagni 12, Viterbo.

INGRESSO GRATUITO – 40 libri in regalo ai partecipanti all’evento grazie a Todis

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Cliccami per vedere il programma completo dei Pirati della Bellezza


Chi è Paolo Crepet

Psichiatra, sociologo, educatore, saggista e opinionista italiano. Laureatosi in medicina e chirurgia presso l’università di Padova, quindi in sociologia all’università di Urbino, si è specializzato in psichiatria presso la clinica psichiatrica dell’università di Padova. Vicino a Franco Basaglia, dal quale ha mutuato solide posizioni antipsichiatriche, è prolifico autore di saggi che indagano diversificati aspetti del disagio della contemporaneità coniugando un rigoroso approccio scientifico a una scrittura chiara e divulgativa. È spesso ospite di trasmissioni televisive di approfondimento e talk show.

Tra i più recenti libri si ricordano: Un’anima divisa (Einaudi 2010), Educare oggi (Edizioni Enea 2012), Elogio dell’amicizia (Einaudi 2012), Impara a esse- re felice (Einaudi 2013), Non mi chiedere di più (Barney Narrazioni 2014), Il caso della donna che smise di mangiare (Einaudi 2015), Baciami senza rete (Einaudi 2016), Il coraggio (Mondadori 2017), Passione (Mondadori 2018), Libertà (Mondadori 2019), Vulnerabili (Mondadori 2020) e, nel 2021, La fra- gilità del bene (Einaudi) e Oltre la tempesta.

Non solo saggistica, comunque: nella seconda metà degli anni Novanta lo psichiatra Paolo Crepet inizia a dedicarsi anche alla narrativa.


I Pirati della Bellezza – Il prossimo appuntamento con Paolo Crepet, Oltre la tempesta. La donna che ha cambiato la storia, sala conferenze Terme dei papi, Strada Bagni 12, Viterbo.


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I Pirati della Bellezza – Festival della Parola e del Pensiero è promosso da Piattaforma 2.0 e viene realizzato grazie a Fondazione Carivit, Ance, Unindustria, Merlani costruzioni, Cr Project service, Immobiliare Viterbo, KDS, Fratelli Aquilani, Belli srl impianti tecnologici, SegantiniAssicurazioni.it, Terme dei Papi, Vestri Telecom Group, Active Network, Confagricoltura, CNA, Confartigianato, Centroauto, Tusciaweb, Libreria Fernandez, Majakovskij comunicazione, Panta CZ. I Pirati della Bellezza – Festival della Parola e del Pensiero regala libri grazie a Terme dei Papi, Menichelli Gioielli, Todis, Paolo Pelliccia, Dm Ecologia, Sigma, CGE.


 

Libro sospesoDIO È UN LIBRO…

Un Libro sospeso per la libertà e la creatività

I Pirati della Bellezza, festival della Parola e del Pensiero, regala una copia di ogni libro in presentazione a 40 partecipanti a ciascun evento. Grazie a Terme dei Papi, Menichelli 1912, Todis, Paolo Pelliccia, Dm Ecologia, Sigma, CGE

Un libro sospeso è come regalare un canestro di bellezza, intelligenza e incanto… Per la prima volta un festival di libri regala libri. I Pirati della Bellezza regala libri. Un libro è un mondo di idee, di fatti e di racconti che educa alla libertà e alla fantasia. Nella storia c’è stato chi ha bruciato libri, chi li ha messi all’indice, chi li ha disprezzati e calpestati. Noi pensiamo che i libri siano portatori, sani o malati, del virus della libertà e della creatività. Sono capaci di farci scoprire mondi, inferni, paradisi mai visti. Sono capaci di farci vivere milioni di vite che non avremmo mai vissuto. Milioni di avventure. Milioni di piaceri e dolori. Un libro è capace di narrare perfino piaceri e dolori inenarrabili. Un libro, in buona sostanza, è capace di descrivere ciò che non è descrivibile. E subito dopo ci permette di dormire sotto le rassicuranti coperte del nostro piccolo letto. Cento pagine di carta stampata sono in grado di parlarci di Dio e dell’infinito. Di massacri e resurrezioni. Senza infingimenti, senza falsi timori di inadeguatezza. E allo stesso tempo ci spiegano che “ci sono più cose in cielo e in terra di quanto ne possa sognare la nostra filosofia”. Per dirla tutta: Dio, se esiste, non può non essere un libro…

Un meraviglioso libro di luce e di tenebre, ovviamente.
Noi intanto, per non saper né leggere né scrivere, regaliamo libri. E lo facciamo nello spirito di una grande capitale della cultura europea: Napoli. Dove nei bar è tradizione lasciare un “caffè sospeso” per un prossimo avventore. Come dire un piccolo dono a uno sconosciuto che crea un legame nel segno della comune umanità e nel segno della gentilezza. Valore ormai desueto e antico.


I Pirati della Bellezza

Istruzioni per l’uso: Le aziende e le persone che vogliono sponsorizzare l’iniziativa “Un libro sospeso per la libertà e la creatività” possono scrivere un messaggio via Whatsapp a I Pirati della Bellezza al 3387796471. Verranno ricontattati.


Il festival I Pirati della Bellezza è reso possibile da aziende, associazioni e fondazioni illuminate che hanno il coraggio di costruire cultura e di volare. Perché la cultura è il futuro dell’umanità. La cultura è l’uomo! La cultura è quello che ci fa umani. E solo la cultura ci può salvare. La cultura è volare. E noi vogliamo volare…


I Pirati della Bellezza – Festival della Parola e del Pensiero è promosso da Piattaforma 2.0 e viene realizzato grazie a Fondazione Carivit, Ance, Unindustria, Merlani costruzioni, Cr Project service, Immobiliare Viterbo, KDS, Fratelli Aquilani, Belli srl impianti tecnologici, SegantiniAssicurazioni.it, Terme dei Papi, Vestri Telecom Group, Active Network, Confagricoltura, CNA, Confartigianato, Centroauto, Audiotime, Il Gargolo, Tusciaweb, Libreria Fernandez, Majakovskij comunicazione, Panta CZ.

Schermata 2021-11-15 alle 22.36.08

Schermata 2021-11-15 alle 22.36.08


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