L’indagata a piede libero per omicidio Azzurra Cerretani e la vittima Daniele Barchi
Viterbo – Delitto del Suffragio, la difesa di Azzurra Cerretani: “Massimo rispetto per i genitori della vittima”. Parla l’avvocato Fausto Barili, legale della 28enne viterbese indagata a piede libero da oltre tre anni e mezzo per omicidio volontario in concorso. Sarà processata dopo il rigetto della richiesta di archiviazione. Ha dieci giorni di tempo, nel frattempo, il pubblico ministero Stefano d’Arma per formulare l’imputazione nei confronti della donna.
Azzurra Cerretani è stata iscritta nel registro degli indagati a maggio 2918 per omicidio volontario in concorso con Stefano Pavani, in seguito alla barbara uccisione di Daniele Barchi, il 42enne originario di Gaeta, il cui cadavere fu trovato massacrato di botte, nel suo monolocale al pianoterra adiacente corso Italia, la sera del 22 maggio 2018, dopo che la stessa giovane aveva dato l’allarme, indicando alla polizia nell’allora fidanzato l’assassino.
“Il dolore della famiglia per la perdita di questo ragazzo merita come prima riflessione il più profondo senso di rispetto, ma occorre prudenza”, sottolinea l’avvocato Fausto Barili, il difensore della 28enne, che nel pomeriggio di ieri ha incontrato la sua assistita.
I genitori della vittima, assistiti dall’avvocato Pasqualino Magliuzzi, lo scorso 6 luglio si sono opposti alla richiesta di archiviazione della procura e il 26 novembre il gip Rita Cialoni, sciogliendo la riserva, ha ritenuto necessario procedere a un vaglio dibattimentale per il reato di omicidio a carico dell’indagata.
Stefano Pavani, giudicato seminfermo di mente e condannato a 15 anni per omicidio volontario
Ma va tenuto conto del fatto che il pm cui il gip ha restituito gli atti per l’imputazione di Azzurra Cerretani è lo stesso che ha chiuso le indagini con la richiesta di archiviazione della posizione della 28enne.
“Occorre la massima prudenza. Oggi ci confrontiamo con un provvedimento del giudice per le indagini preliminari con il quale viene ordinato al pubblico ministero di formulare il capo d’imputazione, segno evidente che il gip ritiene che all’esito delle indagini preliminari ci siano degli aspetti che meritano un vaglio dibattimentale – prosegue Barili – all’esito del quale il pm, che ha già chiesto l’archiviazione, potrà mantenere, come noi riteniamo che farà, il proprio punto di vista rispetto alla posizione di Azzurra Cerretani, e potrà essere comunque emessa una sentenza assolutoria”.
Il difensore Barili è pronto a vagliare l’opportunità di ricorrere a un rito alternativo oppure di procedere con il rito ordinario dopo avere valutato a 360 gradi il caso sotto ogni profilo.
Per ora di sicuro c’è che, tre anni e mezzo dopo il delitto e due anni dopo la condanna a 15 anni di Pavani, anche la 28enne sarà sottoposta a un processo, che potrebbe essere celebrato col rito ordinario davanti alla corte d’assise. Ma anche col rito abbreviato, quindi con lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna, come per il 34enne di Corchiano, essendo stato commesso il delitto prima dell’inasprimento della normativa dell’aprile 2019.
Inasprimento che nei casi di omicidio aggravato, sempre che sia contestata alla Cerretani un’aggravante, rischiando l’imputato l’ergastolo, è previsto davanti a sei giurati popolari e due giudici togati proprio a ulteriore garanzia dell’indagato.
Silvana Cortignani
Articoli: Delitto del Suffragio, Azzurra Cerretani a processo per omicidio dopo tre anni e mezzo – “Due assassini hanno ucciso nostro figlio, uno è dentro e una è fuori” – Omicidio del Suffragio, chiesta l’archiviazione per l’ex fidanzata di Stefano Pavani

