 Giulio Marini |
Viterbo – Giulio Marini non è più capogruppo di Forza Italia in comune. Ha rassegnato le dimissioni. “Prima che me lo dicano altri…”. Ha giocato d’anticipo, l’ex sindaco di Viterbo.
Conseguenza del voto di ieri. “Mi sono dimesso – spiega Marini – una scelta persona dovuta all’elezione in provincia, in un contesto politico diverso. Per correttezza mi sembra giusto così”.
A palazzo Gentili, il presidente Romoli è stato eletto sostenuto da FI e Pd, mentre il sindaco Arena ha il sostegno (se ancora ce l’ha) di tutto il centrodestra, FdI, FI, Lega, oltre a Fondazione.
La tornata elettorale ha provocato una profonda spaccatura tra gli alleati. Come previsto, le ripercussioni si fanno sentire nel comune capoluogo. Stamani è saltata la quarta commissione, a guida leghista, ma sarebbe solo l’inizio.
Lega e FdI rimproverano a FI d’avere spaccato l’alleanza e al primo cittadino d’avere avallato la scelta col suo voto. Un bel caos. Adesso, la “contromossa” delle dimissioni da parte di Marini.
“Una questione di rispetto istituzionale – osserva Marini – mi pare che si stia dando troppo peso a un’elezione di secondo livello come quella in provincia. Mi faccio da parte, così da non dare adito ad altre difficoltà”.
L’esponente azzurro rivendica l’intesa per via Saffi. “Un progetto d’apertura verso il territorio, era l’occasione per una gestione condivisa di un ente che non è più quello di quando ero io presidente. È guidato da amministratori locali, eletti dagli stessi amministratori e chi sta lì non fa differenza da centrodestra e centrosinistra.
Nei due anni in cui ho avuto un ruolo, non si è mai guardato al colore di un comune rispetto a un altro. Abbiamo solo pensato a realizzare progetti, opere. Qui l’ideologia politica non c’entra”.
Giuseppe Ferlicca
– Prima “bomba” della Lega e Arena comincia a ballare